La Galleria nazionale d'arte moderna ripropone, nella sala delle Colonne, la prima mostra di Gianfranco Notargiacomo, presentata a Roma presso la Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis nel 1971.
 Recensita allora dall'International Herald Tribune come "the most surprising show" (Edith Schloss) l'installazione, sperimentale e davvero anticipatrice, prevedeva oltre duecento omìni in plastilina colorata che invadevano l'intero ambiente della galleria.
 Intitolata Le nostre divergenze, l'istallazione viene ripresentata a cura di Mariastella Margozzi, nella Sala delle colonne della Galleria Nazionale, nella quale si assiepano i piccoli omìni in Pongo, seduti, in piedi, sdraiati, tutti in muto ma coinvolgente colloquio con lo spettatore, chiamato a partecipare a questa silenziosa adunata.
 Le posizioni dei duecento omìni, oggi come allora, li differenziano a tal punto l'uno dall'altro da annullare il loro aspetto identico e volutamente omologato anche nei volti e nelle teste e contribuiscono a connotare non una massa inerte, ma una moltitudine diversificata di individui.
 L'artista non ha plasmato un materiale tradizionale della scultura, ma un materiale nuovo, la plastilina colorata, riuscendo a sublimare il gesto di replicare il mondo a proprio piacimento.