A Giacomo Manzù il "Lenin" per la pace
  • Tipologia
  • Ritaglio stampa
  • Autore
  • Pancaldi Augusto
  • Dati Pubblicazione
    • Luogo di edizione Milano
    • Lingua italiano
  • Abstract
  • L'articolo informa che lo scultore Giacomo Manzù "è uno dei cinque nuovi laureati del Premio Lenin internazionale della pace che viene assegnato dall'Unione Sovietica ogni anno alla vigilia del Primo Maggio sulla base delle decisioni di un comitato di cui, oltre ad illustri personalità sovietiche, fanno parte i più noti esponenti della cultura (fra di essi, per l'Italia, Renato Guttuso, per la Francia, Louis Aragon ecc.)".
  • Note
  • L'articolo riporta il testo di una dichiarazione di Giacomo Manzù: "Subito dopo la notizia dell'assegnazione del premio Giacomo Manzù, avvicinato da un nostro redattore, ha dichiarato: "Stamani a casa mia mi hanno comunicato il conferimento del Premio Lenin. Dopo la sorpresa sopravvenne la commozione e il ringraziamento per questo premio che io ritengo grande per i miei meriti. Sentendomi confuso e onorato per questo riconoscimento come uomo e come scultore, vada il mio grazie di cuore al comitato del Premio Lenin, ai colleghi e al popolo sovietico che io seguo con grande amicizia nelle sue ansie di pace, di lavoro, di libertà per tutti gli uomini oppressi".
     Altri personaggi citati: Zhamsarangin Sambu; il nigeriano Joseph Peter Courtis, la finlandese Miriam Viretuominen, il guatemalteco Miguel Anjel Asturias.
     L'articolo è pubblicato assieme ai contributi di Renato Guttuso e Antonello Trombadori
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