Manzù, scultore della dolcezza
  • Tipologia
  • Ritaglio stampa
  • Autore
  • Testori Giovanni
  • Dati Pubblicazione
    • Luogo di edizione Roma
    • Lingua italiano
  • Abstract
  • L'articolo, in seguito alla scomparsa di Giacomo Manzù, ricorda la mostra antologica che l'artista allestì a Milano, a Palazzo Reale, nel 1988-1989, sottolineandone gli aspetti più negativi. "Pochi mesi dopo" scrive Testori, "sempre a Palazzo Reale (...) la mostra di Marino Marini decretava in modi definitivi e definenti, che se un numero uno si voleva davvero significare, questo era lui, Marino, e non Manzù; anche e soprattutto a livello europeo. Del resto, il continuo, sacrosanto rimontare, seppure postumo, di Martini, tallonava il primato manzuesco da altre zone di quelle di Marini (...). La famosa triade delle M della scultura italiana, dunque, permaneva; ma l'ordine si rovesciava e rovesciandosi stabiliva, in modi duri, le nuove e reali distanze".
     Illustrazioni: Danzatrice, 1954
  • Note
  • L'articolo è pubblicato assieme ai contributi di Fiorella Minervino e di Rosanna Bossaglia.