Francesco Callari si sofferma ad analizzare l'opera scultorea di Giacomo Manzù in occasione della personale allestita presso la Galleria della Cometa di Roma. Rilevata l'originalità, la schiettezza e le doti di invenzione e fantasia dell'artista e sottolineata sia la qualità architettonica di plastiche quali Uomo seduto a terra, Uomo piegato ad arco, Donna che si pettina e Donna che piange, sia la superiore intensità di opere come Testa di donna, l'autore conclude affermando che Manzù - "ben piantato, classico ed insieme romantico nel modellare" - è capace di esprimersi con "un linguaggio suo e del tempo".
 Illustrazioni:Testa