Giacomo Manzù
  • Tipologia
  • Ritaglio stampa
  • Autore
  • Del Massa Aniceto
  • Dati Pubblicazione
    • Luogo di edizione Firenze
    • Lingua italiano
  • Abstract
  • L'autore, passando in rassegna la presenza di Giacomo Manzù alla Biennale del 1938 ed alla Quadriennale del 1939, analizza la produzione grafica e scultorea dell'artista, elogiandone la dote di sobrietà che lo distanzia da Arturo Martini. Soffermandosi sul problema del rapporto di Manzù con Medardo Rosso, più volte affrontato dalla critica coeva, Del Massa nega l'esistenza di una discendenza letterale del giovane bergamasco dall'opera di Rosso. Manzù, infatti, avrebbe non tanto carpito dall'esempio del maestro le qualità "impressionistiche" della sua arte, quanto piuttosto compreso il ruolo di Rosso quale "esponente di arrivo di una tradizione italiana per eccellenza"
     Illustrazioni: Carla, cera, 1937 (coll. Francesco Messina, Milano); Donna che dorme, cera, 1938; David, bronzo, 1938; Donna che ride, cera, 1936;