Archivio bioiconografico
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • 1880 - 2019
  • Descrizione fisica
  • circa 300 metri lineari.
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Storia istituzionale
  • L'Archivio nasce ufficialmente nel 1945 per volontà della Soprintendente del tempo Palma Bucarelli, ma l'acquisizione del materiale avveniva già da tempo, e cioè da quando era stato fondato l'Istituto (R.D. 13/08/1883), originariamente ubicato in via Nazionale dove oggi è il Palazzo delle Esposizioni. La raccolta, assolutamente peculiare della GNAM, conserva documenti sull'arte dal XIX secolo in poi in Italia e nel mondo attraverso il reperimento, la conservazione e la schedatura di ritagli stampa, inviti a mostre e manifestazioni artistiche, locandine, piccoli cataloghi, manifesti, foto di opere ed altro. Le modalità d'incremento di questo Archivio sono state di vario genere: accanto a quella canonizzata e più cospicua che è stato l'abbonamento all'Eco della Stampa, agenzia di servizi giornalistici per il reperimento della rassegna stampa d'interesse specifico all'arte moderna e contemporanea, esiste una forma d'incremento spontanea, legata al rapporto diretto con gli artisti viventi o con i loro eredi, che hanno spesso fornito materiale unico e, a volte, impossibile da reperire in altro modo. Fino ad oggi l'incremento così eterogeneo del materiale non ha permesso una quantificazione sia pur approssimativa di tutto ciò, ma si parla comunque di milioni di pezzi: dal 20 ottobre 1999 è invece in vigore l'invio della rassegna stampa attraverso i canali telematici, un nuovo modo di reperimento del materiale che ci consente di avere dati certi circa il quotidiano apporto di ritagli giornalistici e soprattutto una gestione più rapida e dettagliata di questi stessi.
  • Contenuto
  • Cataloghi editoriali, ritagli stampa, comunicati stampa, fotografie, manoscritti, inviti, brochures, dèpliants, ciclostilati dattilo scritti, manifesti.
  • Ordinamento e struttura
  • L'Archivio Bioiconografico consta di due grandi sezioni: la sezione monografica, il cui materiale è raccolto sotto il nome dell'artista cui si riferisce e che ulteriormente si divide nel settore documentario (il cosiddetto materiale minore) e nel settore iconografico (foto, fotocolor, diapositive ecc.) e la sezione tematica che raccoglie materiale concernente ogni settore dell'arte moderna, il tutto diviso secondo un preciso schema classificatorio. Tale schema ha conservato una determinata struttura dalle origini della costituzione del fondo fino al 1979 e poi allora è stato rinnovato, ed è tutt'ora in uso, secondo canoni che tengono conto di rinnovate esigenze, ma che non hanno voluto stravolgere l'impostazione di base. Le voci riconosciute sono 57, alcune delle quali ulteriormente ridivise, fino a giungere ad un totale di 448 titoli. Il conteggio dei files digitali associati è segnalato solo laddove è specificato già il conteggio dei documenti cartacei. Al fine di dare una visione complessiva del patrimonio si è ritenuto utile illustrare l'intera struttura del fondo sebbene molte delle sue parti siano ancora in fase di lavorazione e dunque ancora prive della descrizione analitica.
  • Strumenti archivistici
  • Titolario. Schedatura informatizzata con il software Gea in corso. La responsabilità scientifica e la schedatura è, laddove non specificato altrimenti, di Claudia Palma. Prima pubblicazione sul WEB anno 2004