Giacomo Manzù
  • Tipologia
  • Ritaglio stampa
  • Autore
  • Apollonio Umbro
  • Dati Pubblicazione
    • Luogo di edizione Venezia
    • Lingua italiano
  • Abstract
  • Nell'articolo Umbro Apollonio analizza la produzione scultorea di Giacomo Manzù facendo riferimento alle considerazioni sull'artista maturate da Giovanni Scheiwiller (1932), da Giuseppe Marchiori (Emporium 1938) e da altri critici come Nino Bertocchi e Luciano Anceschi. L'autore si sofferma principalmente ad esaminare la relazione del giovane artista bergamasco con Medardo Rosso, concludendo che i valori impressionistici propri di Medardo sono del tutto assenti in Manzù la cui plastica, sebbene tragga vantaggio dall'illuminazione, "è forma chiusa nei suoi contorni".
     Illustrazioni: La Sulamite, marmo, 1933; Testa di donna, bronzo, 1937 (collezione Francesco Messina, Milano); David, bronzo, 1936 (Premio Nazionale Principe Umberto 1936); Donna che si tira la calza, bronzo, 1936 (collezione Cassani, Milano); Maschera bianca, cera, 1937 (collezione Cassani, Milano).
  • Note
  • Altri personaggi citati: Libero De Libero
  • Immagini