Il testo ricorda le vicende legate alla realizzazione, da parte di Giacomo Manzù, della porta maggiore del Duomo di Salisburgo, ormai conclusa e montata dallo scultore. Ricorda Marco Valsecchi che l'ordine per questa porta Manzù lo ottenne nel 1955 da mons. Roracher, arcivescovo di Salisburgo.