Arte per tutti. Manzù alla Malborough
  • Tipologia
  • Ritaglio stampa
  • Autore
  • Trucchi Lorenza
  • Dati Pubblicazione
    • Luogo di edizione Roma
    • Lingua italiano
  • Abstract
  • L'articolo, nel recensire la mostra di diciotto sculture di Giacomo Manzù allestita presso la Galleria Malborough di Roma, si sofferma ad analizzare la personalità dell'artista. L'esposizione, sottolinea Lorenza Trucchi, "riapre ancora il discorso sulla non staticità di Manzù o, forse meglio, sulla sua capacità di evoluzione. Una evoluzione che se anche evita, e di proposito, i cammini terremotati delle avanguardie non di meno ne registra i sussulti e ne intende le conquiste. Autonomo, dunque, ma non isolato e non separato, Manzù compie, da qualche tempo, una sua coerente e profonda elaborazione della realtà. E' ovvio che la sua non è una operazione di idealizzazione e, tanto meno, di evasione, ma nell'aria appunto tutta oggettiva del momento, una più golosa e precisa, violenta e morbosa presa di possesso del reale, intesa nella sua plenarietà e cioè non solo nei suoi oggetti ma anche nei suoi gesti più significanti e quotidiani".
     Illustrazioni: Grande spielerei, bronzo, 1966; Busto di Inge, bronzo, 1965
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