"1982-84: Verso la chiusura della Galleria"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 15
  • Data
  • 28 novembre 1982 - 2 agosto 1984
  • Soggetto produttore
  • Soprintendenza alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Consistenza
  • docc.: 215
  • Descrizione
  • 26 ritagli stampa; 1 ritaglio stampa (2 pag.); 1 ritaglio stampa (4 pag.); 164 ritagli stampa in fotocopia; 12 ritagli stampa in fotocopia (2 pag.); 2 ritagli stampa in fotocopia (3 pag.); 1 ritaglio stampa in fotocopia (10 pag.); 1 documento dattiloscritto datato; 1 documento dattiloscritto datato con correzioni a penna (21 pag.); 1 documento dattiloscritto in fotocopia + 1 copia; 1 estratto (2 pag.); 2 fotografie; 1 lettera dattiloscritta con titolo a penna in fotocopia (7 pag.)
  • Contenuto
  • Le polemiche sono varie e di diversa natura come quella riguardante Palma Bucarelli ex soprintendente dal 1975 che ancora abitava nell'appartamento della Galleria.
     Si richiedono nuovi fondi destinati alle mostre, ai nuovi lavori di ristrutturazione, per le nuove necessità come i tetti e i lucernari che fanno acqua, gli impianti elettrici da rifare, che risalivano al 1911 e che sono inadeguati per sopportare il carico di energia attuale necessaria rispetto al passato, i pavimenti deteriorati, gli impianti di illuminazione da rifare, gli impianti di riscaldamento e di aria condizionata guasti, il riordinamento e l'allestimento delle sale e delle collezioni, la biblioteca e l'archivio inagibili, la carenza del personale; inoltre il crollo di un pezzo di cornicione della facciata anteriore della galleria crea nuovi timori e necessari interventi per evitare di chiudere per motivi di sicurezza; Durbè inoltre racconta che la pioggia filtrata all'interno ha rovinato un quadro che l'assicurazione, dopo circa un anno, non ha ancora risarcito.
     Nel 1983 arrivati i vari finanziamenti per le vitali ristrutturazioni interne si creeranno nuove cabine elettriche per un sistema idoneo e funzionante di illuminazione, ventilazione, riscaldamento, verranno revisionati i tetti e sistemati i lucernari, rifatti gli impianti antincendio e antifurto, la rete telefonica interna, la tinteggiatura degli ambienti, levigati i pavimenti, deumidificati gli ambienti seminterrati.
     Il museo a mano a mano che le opere di ristrutturazione vengono portate a termine consente al pubblico di potervi accedere anche se con spazi e orari ridotti: nonostante questo vi sono polemiche per impedire la chiusura di una galleria statale anche se parziale. Giulio Carlo Argan presenta una interrogazione in Senato per fare presente che la chiusura del museo priva gli italiani della sola fonte di informazione sull'arte del nostro secolo; mentre Antonello Trombadori propone di trasferire la sezione dedicata all'Ottocento nella ex villa Torlonia che altri però giudicano non disponibile. Trombadori più che richiedere nuovi fondi per allargare la galleria riteneva più utile spostare altrove le opere.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore scatola 9
    • Collocazione magazzini deposito
    • Stato di conservazione buono