L'articolo, in seguito alla scomparsa dello scultore, ripercorre le tappe della prima affermazione di Giacomo Manzù.
 Illustrazioni: Giacomo Manzù nel 1988 nella fonderia di Ardea.
Note
L'articolo è pubblicato assieme a due contributi di Giovanni Testori e Rossana Bossaglia.
 L'articolo è sottotitolato:
 Nella capitale lombarda era approdato nel 1930 dalla natia Bergamo. Adorava Donatello, ammirava Morandi ma il suo "maestro" era Medardo Rosso. Lo scandalo per i bassorilievi della "Crocefissione".
 Altri personaggi citati: Giovanni Muzio; Pino Pizzigoni; Renato Birolli; Aligi Sassu; Ardengo Soffici; Fiorenzo Tomea; Fausto Melotti; Edoardo Persico; Pier Maria Bardi; Giovanni Scheiwiller; Mario De Micheli; Medardo Rosso; Cesare Brandi; Salvatore Quasimodo; Eugenio Montale; Lucio Fontana; Tullio Garbari; Aligi Sassu; Raffaele De Grada; Giulio Carlo Argan; Lamberto Vitali; Tina Oreni; Renato Guttuso; Piero Bargellini; Elio Vittorini; Carlo Emilio Gadda.