La brochure presenta la lapide realizzata da Giacomo Manzù in memoria dei trentuno caduti partigiani di Valenza Po e momentaneamente esposta alla galleria "La Colonna" di Milano in attesa di raggiungere la collocazione definitiva presso il piccolo paese lombardo.
 L'autore del testo auspica che l'iniziativa possa suggerire alla giunta comunale di Milano di indire un concorso che conferisca un riconoscimento altrettanto valido alla resistenza milanese.
Note
La brochure riporta anche l'epigrafe dettata da Salvatore Quasimodo per la lapide di Valenza Po:
 "Questa pietra
 ricorda i partigiani di Valenza
 e quelli che lottarono nella sua terra,
 caduti in combattimento, fucilati, assassinati
 da tedeschi e gregari di provvisorie milizie italiane.
 Il loro numero è grande.
 Qui li contiamo uno per uno teneramente
 chiamandoli con nomi giovani
 per ogni tempo.
 Non maledire, eterno straniero nella tua patria.
 E tu saluta, amico della libertà.
 Il loro sangue è ancora fresco, silenzioso
 il suo frutto.
 Gli eroi sono diventati uomini: fortuna
 per la civiltà. Di questi uomini
 non resti mai povera l'Italia".