Soprintendenza alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
Storia archivistica
Nel corso del 2003, durante i lavori di sgombero dei locali dell'ampliamento Cosenza, si è provveduto al trasferimento del patrimonio di manifesti ivi conservati nei locali del Centro di Documentazione. I manifesti si presentavano in condizioni di conservazione molto differenti: avvolti in rotoli, piegati in pacchi, o aperti e sciolti (foto 3). Il fondo risulta lacunoso sia nella consistenza numerica delle copie rinvenute che nella tipologia dei manifesti. Durante il lavoro di riordino del fondo si è constatata, inoltre, l'assenza completa di alcune tipologie, in parte rintracciate negli uffici della Soprintendenza.
Contenuto
Il fondo dei manifesti di proprietà della Galleria nazionale d'arte moderna è costituito dall'insieme dei manifesti di eventi prodotti dalla Galleria dal 1956 al 2004 (fondo in costante aggiornamento) . La maggior parte dei manifesti è ricollegabile a mostre tenute negli spazi della Galleria stessa, dei musei-satellite della Soprintendenza o di altre sedi, in Italia e all'estero, organizzate anche in collaborazione con altri Enti. Una sezione del fondo è costituita, inoltre, dai manifesti legati a eventi speciali (manifestazioni culturali, concerti, spettacoli di danza, proiezioni video, riordinamenti delle collezioni), sempre di produzione autonoma della Galleria o frutto di collaborazioni esterne.
 Presupposto della conservazione e archiviazione del patrimonio dei manifesti della Galleria è stato la decisione di considerare il fondo come nucleo unitario, costituente un insieme da non suddividere tra varie unità archivistiche.
Ordinamento e struttura
Dall'esame del contenuto dei manifesti si è deciso di effettuare una suddivisione del fondo in quattro tipologie:
manifesti ricollegabili a mostre organizzate in Galleria o nei musei-satellite della Soprintendenza;
manifesti prodotti dalla Galleria (eventualmente in collaborazione con altri Enti) per mostre organizzate fuori sede (in Italia o all'estero);
manifesti legati alla promozione e/o organizzazione di eventi speciali (manifestazioni culturali, concerti, spettacoli di danza, proiezioni video);
manifesti ricollegabili a riordinamenti delle collezioni della Galleria e dei musei-satellite.
Metodo e fasi del lavoro:
apertura e prima analisi dei rotoli di manifesti (foto 2, 5);
prima suddivisione per decenni e ulteriore suddivisione per anni e tipologie (foto 7);
individuazione delle 10 copie (ove presenti) nel migliore stato conservativo e contestuale sistemazione delle copie in esubero (foto 6);
schedatura delle singole tipologie assegnando alle varie unità archivistiche un numero progressivo provvisorio e compilazione delle relative schede iconografiche (foto 1, 4);
realizzazione della documentazione fotografica e acquisizione delle immagini in digitale;
associazione delle immagini alle relative schede iconografiche;
rinumerazione cronologica delle schede e assegnazione del numero d'identificazione definitivo;
compilazione della scheda livello;
realizzazione delle cartelline e archiviazione in cassettiere.
Strumenti archivistici
La schedatura è a cura di Alessandra Lanzoni e Stefano Marson.
Bibliografia
Cataloghi di mostre; monografie; buste dell'archivio bio-iconografico; comunicati stampa, brochures.