"1992-95: Sabotaggi alla GNAM"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 18
  • Data
  • 1 marzo 1992 - 23 novembre 1995
  • Soggetto produttore
  • Soprintendenza alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Consistenza
  • docc.: 196
  • Descrizione
  • 188 ritagli stampa; 4 ritagli stampa (2 pag.); 1 ritaglio stampa in fotocopia (2 pag.); 28 ritagli stampa in fotocopia; 1 documento dattiloscritto in fotocopia con correzioni a penna (2 pag.)
  • Contenuto
  • Nel 1992 durante la soprintendenza di Augusta Monferrini nella Galleria nazionale accaddero molti "incidenti"; sin dalla fine del 1991 per l'inaugurazione della biblioteca vi fu un allagamento di alcuni locali dovuto ad un tubo della conduttura che era stato manomesso. In gennaio scomparse un acquerello double face di Paul Cézanne con un "Paesaggio sul lago" e "Sentiero tra le rocce" del valore di circa 250 milioni di lire: l'opera era stata acquistata da Palma Bucarelli durante la sua soprintendenza. L'undici agosto del 1992 furono trafugati cinque dipinti dell'Ottocento italiano, un olio su tela "Ripa Grande" e un olio su tavola "Verso Ardea" di Giovannino Costa, un olio su tela raffigurante una "Figura allegorica" eseguito da Nicolò Barabino, un opera di Domenico Morelli e una di Luigi Serra.
     Il 17 ottobre dello stesso anno nella galleria una violenta raffica di vento spalancò improvvisamente la pesante porta di sicurezza della veranda delle sculture, investendo una grande opera di Fausto Melotti realizzata in gesso e resina che andò in frantumi; Francesco Sisinni inviò alla galleria due ispettori per redigere un rapporto particolareggiato sulla dinamica dell'incidente.
     In dicembre la pioggia penetrò nei depositi del museo attraverso i lucernari; successivamente i topi invasero alcuni ambienti.
     La soprintendente presenta un esposto denunciando il sospetto di una serie di complotti mascherati da incidenti per arrecarle un danno; ovvero l'ipotesi di un sabotaggio forse con l'obiettivo di screditare la sua immagine e creare le condizioni per una sua eventuale rimozione.
     Nel gennaio del 1993 vi è un incendio negli scantinati della galleria i cui locali erano adibiti a deposito di legname, polistirolo e vernici. I solai a causa dell'intenso calore si lesionano.
     Successivamente si adottano degli interventi precauzionali, una nuova centralina provvista di sofisticati sistemi in grado di segnalare e prevenire furti ed incidenti ed un ampliamento del personale di custodia per garantire una maggiore vigilanza.
     Le polemiche continuano anche nel 1994 sempre in relazione alla gestione della galleria e tutto finisce sul tavolo del magistrato.
     Nel 1995 nuovi "incidenti" si verificano in galleria sotto la soprintendenza di Alessandra Pinto; una scultura di Lucio Fontana "Il Gallo" nel basamento ligneo seriamente danneggiata, un dipinto di Alberto Burri e uno di Enzo Cucchi caduti a terra in seguito all'aumento della pressione atmosferica causata dall'entrata il azione dei gas antincendio senza che però si fosse verificato un principio di fuoco; il crollo di una porta a vetri pesantissima alla quale erano stati tolti i perni e che per poco non uccideva una custode in servizio di controllo.
     Per la Pinto i disagi sono semplicemente i risultati di una difficile, costante e costosa manutenzione.
     Verso novembre la vicenda approda in Parlamento a seguito di una interrogazione presentata da alcuni senatori di Alleanza Nazionale che chiedono ai ministri Paolucci e Coronas quali iniziative intendano assumere per individuare i responsabili di quello che accade alla Galleria e per dotare la stessa di idonei sistemi di sicurezza e manutenzione.
     I senatori, primo firmatario Pino Mulas, spiegano che il patrimonio artistico deve essere tutelato e valorizzato anche per gli interessi turistici ed economici del paese.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore scatola 13
    • Collocazione magazzini deposito
    • Stato di conservazione buono