Nel 1997 la Galleria nazionale richiede alla Pinacoteca di Ascoli Piceno 7 dipinti di fine Ottocento esposti nella sala Diana della Pinacoteca; essi erano stati dati in deposito dalla Galleria molti anni prima. Successivamente richiede all'Accademia dei Lincei la collezione Torlonia di dodici statue neoclassiche raffiguranti divinità romane realizzate da allievi del Canova e di Thorvaldsen, che erano state affidate all'Accademia dal 1895 quando si demolì Palazzo Torlonia per costruire il Vittoriano in piazza Venezia. Le dodici statue andarono a palazzo Corsini e l'Ercole e Lica di Antonio Canova giunse alla Galleria nazionale; l'insieme che era stato concepito unitariamente finì smembrato.
 Sandra Pinto soprintendente alla GNAM occupandosi del riordinamento delle collezioni ottocentesche della galleria voleva riunire l'opera come era stata concepita nella sala centrale.