Una lettera accenna a dei bozzetti consegnati al teatro la Scala di Milano e a dei bozzetti in preparazione per il Boris. Si accenna anche ad un ritratto della signora Fuchs, che in quegli anni ospita Grandi. Nella lettera del 18/4/1920 Grandi comunica ad Ojetti che i suoi bozzetti per il Boris sono stati accettati e che ne sta preparando di nuovi per l'opera moderna La figlia del Re per il Teatro Regio di Torino, inoltre lo informa di aver scoperto uno scultore molto interessante di nome Antonio Alberghini.