lettera manoscritta su sette facciate, allegato con schizzi, busta
Stato di conservazione
discreto
Contenuto
Riguardo l'esecuzione tipografica dell'impresa "Io ho quel che ho donato", cui viene allegato un biglietto con lo schizzo a matita raffigurante una cornucopia.
Lingua
italiano
Note
Mio carissimo Adolfo,/ grazie della tua/ parola: una delle/ pochissime che mi sono giunte/ al cuore./ Tu sai/ quanto io ti ami,/ pur di lontano e / nel silenzio./ Ho trovato qui/ anche il prezioso dono/ delle Poesie latine./ E da Milano, dov'e/ro andato a cercar/ti, stavo per scriver/ ti, quando il/ colpo mi percosse./ Voglio domandarti/ il frontespizio del/ Notturno, una testata, e un finale./ Hai tempo?/ Inoltre desidero che/ tu mi disegni una mia nuova "impresa"./ Io ho quel che ho/ donato./ Questo motto dovrebbe / essere inscritto intor/ no a una cornucopia/ o entro lo spazio/ compreso fra due/ cornucopie colme./ Dovresti farmi/ un disegno ricco/ da porre/ su i libri, e uno/ più semplice per la / carta da lettere./ Ora mi serve/ per la carta di tutto,/ e forse basterebbe/ la cornucopia nera/ col motto in carti/ glio o libero./ La cornucopia può/ essere in rilievo./ Scrivimi un rigo./ Passai da Bologna,/ in una notte di neve/ e di vento, con la / febbre alta e col/ cuore rorro. Pensai/ a te, e ai tuoi./ Ci rivedremo?/ Ti abbraccio./ Il tuo sempre/ Gabriele D'Annunzio/ Venezia 10 febbr. 1917.