lettera manoscritta su sei facciate, busta con sigillo di cera lacca nera con legenda "Io ho quel che ho donato"
Stato di conservazione
discreto
Contenuto
Riguardo l'impresa del Duca d'Aosta, notizie su Gino Barbieri e indicazioni tecniche per la stampa di xilografie.
Lingua
italiano
Note
Mio caro caro Adolfo,/ sono stato poco bene e afflitto./ Perdonami l'indugio./ Inoltre, aspettavo di giorno in/ giorno che Giorgio del Vecchio/ venisse a Bologna per affidargli un piccolo pacco di carta/ e questa lettera./ A proposito della carta, non potremo più avere - sembra - l'altro quintale. Gli uomini del/ Museo Correr si sono impadro/ niti dei registri che il carto/ laio voleva mutilare a nostro/ beneficio. Però non dispero. Ti mando anche duecento lire/ per pagare l'incisore e la scatola/ di carta impressa./ Ti sarò grato se mi farai/ tirare il legnetto dell'arciere/ su una certa quantità di fogli/ di carta a mano, simili/ a quelli su cui fu, impresso/ il >; ma desidero che il foglio sia diviso in due/ e che il legnetto sia impresso/ su ciascuna pagina o cartella./ Io, per la stanchezza dell'occhio,/ ho potuto poco decifrare/ le restanti liste del Notturno./ Sono in ritardo./ Del tuo lavoro non rimangono/ se non i due finali, l'Indice/ e l'impronta dell'incisore./ Questa va in fondo al volu/ me e può prendere - come ornamento - l'intera pagina./ Conterrà il motto (Dant...)/ e il tuo nome: Opus A de/ carolis piceni./ nell'occhiello va posto/ Indice dei capiversi. E io vi/ farei un fascio di testa (cartigli)/ tenuti da un pugno e avo/ lagranti. Il pugno ne serra/ un'estremità , lasciandolo libero/ il resto che si divincola/ al vento in un cielo notturno./ Come ti telegrafai, l'impresa/ del Duca mi piace, e la lascerò/ così, senza caricare il fondo./ Per la copertina - che è/ bellissima - non approvo la tua proposta di sovrapporvi/ un tono azzurrino. Pre/ ferisco la xilografia schietta./ Non ti so dire quanto mi/ manca il legno dell'Urlo di/ Achille, così fatto di movi/ mento eroico. L'ho messo in cornice, e lo guardo spesso./ Bisognerà pur racco/ gliere tutta quanta l'opera tua d'incisore./ Se rimarrò vivo, vorrò/ fare un piccolo libro con te,/ per delizia./ Gino Barbieri è assegnato / al mio reggimento, al 770./ Lo rivedrò fra pochi giorni./ Ho cercato di rassicurare la fa/ miglia che era molto inquieta./ Scriverò a Giorgio del Vecchio/ che viene a vederti. Puoi dargli qualunque cosa che tu abbia/ da mandarmi./ Come sta la povera picco/ la?/ E perchè non mi mandi/ un'incisione di Donella?/ Saluti affettuosi alla tua/ compagna buona./ Ti abbraccio. Il tuo/ Gabriele D'Annunzio/ 24 aprile 1917.