Nella lettera si parla di Giacomo Callot, ricordato in un articolo da Ojetti sul Corriere della sera come riproduttore di scene e costumi a Parigi, Roma e Firenze. De Brandis chiede informazioni circa una possibile attività di pittore di Callot, esisitendo nella Pinacoteca antica del Museo civico di Udine un quadro raffigurante il panorama di Udine attribuito a Callot, senza che però ci siano testimonianze che ne attestino la veridicità.