"**Palazzi Bernardino (pittore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1402
  • Data
  • 14 marzo 1931 - dicembre 1960
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 37
  • Descrizione
  • lettere, cartoline, biglietti, telegramma, biglietti da visita, copie dattiloscritte di lettere, ricevuta di raccomandata
  • Contenuto
  • 1. Corrispondenza con informazioni sul suo lavoro e ringraziamenti per l'interesse e l'incoraggiamento mostratogli; le lettere sono quasi tutte da Milano, alcune da Padova e Parigi; nella lettera del 22 dicembre 1932 il pittore, allora venticinquenne, si lamenta dei pochi ritratti eseguiti e aggiunge: "... specialmente le signore credono di vedere nei miei ritratti una specie di ricerca spietata del carattere che le riproduce invecchiate e brutte (?!)..." e chiede a Ojetti di aiutarlo a trovare qualche lavorazione di grande mole, come la decorazione per qualche villa o altro edificio; lettere del 1932-34 con cenni alle Biennali a cui partecipa; nella lettera datata 3 giugno 1934 fa cenno al pittore Dudreville "...(l'unico amico e collega ch'io ho a Milano)..."che "...come Lei mi è venuto incontro per proteggermi e difendermi..."; chiede inoltre a Ojetti di poter fare il suo ritratto, cosa che Ojetti sembra gradire (sottofasc. 2 lett. 17 aprile 1934); nella lettera datata 23 febbraio 1935 scrive di aver fatto un salto alla Quadriennale "...alla quale non ho voluto partecipare, sapendo della camorretta..." segue critica all'istituzione, e aggiunge di aver ricevuto l'invito per Bruxelles, ma non per Parigi, inoltre chiede aiuto per trovare una cattedra d'insegnante in qualche scuola; la lettera datata 20 dicembre 1935 riguarda il suo quadro "Bagutta" che ha finalmente terminato (presente una cartolina raffigurante il dipinto); nella lettera datata 17 maggio 1938 esprime molta amarezza : "...Molta stupidità, dovuta soprattutto all'ambiente che ho frequentato e che non frequento più...neppure con i baguttiani , tengo a dichiararle, che non ci ho più a che fare...", e nel conseguente isolamento, di non riuscire più a trovare lavoro neanche per il Palazzo di Giustizia di Milano, dove si affrescano una cinquantina di pareti; cenni all'amico Calzini e al quadro "La pesca miracolosa"; Ojetti risponde di apprezzare di più "L'orchestra della Scala" e che Calzini dovrebbe fare di più per farla acquistare dal Teatro o dal Comune; nella lettera datata 20 novembre 1940 commenti sulla mostra di Bergamo e successivamente, su invito di Ojetti, al Premio Bergamo alla Permanente di Milano (lettera del 12 dicembre [1940], confessa la suggestione provata per l'arte di Van Gogh, critica la confusione delle tendenze artistiche, gli artisti che espongono a Zurigo, i pittori che hanno affrescato il Palazzo di Giustizia di Milano e il "...signor Ponti ed altri dilettanti..." a cui è stata affidata la decorazione della nuova sede dell'Università di Padova..."; lettera del 20 gennaio 1941 riguardante il successo della sua esposizione [alla Galleria Gian Ferrari] con 56 opere di cui 30 vendute e tutta la critica favorevole; accenna ad un articolo su di lui di Nebbia che dovrebbe essere pubblicato sull'Emporium, invece molto polemico, che gli invierà in seguito; informa di essere stato eletto dagli artisti di Lombardia per far parte della giuria della Intersindacale insieme ad altri "...elementi imposti dal Direttorio e fra questi vi è un certo De Amicis ch'è assolutamente agli antipodi col mio modo di vedere...";
     Corrispondenza del pittore con Fernanda Ojetti concernenti la richiesta di spedizione delle lettere del marito Ugo; biglietto di auguri con riproduzione di un quadro del pittore del 1956
     2. Copie dattiloscritte delle lettere di Ojetti a Bernardino Palazzi
  • Sottounità
  • 1. Bernardino Palazzi a Ojetti
     2. Ojetti a Bernardino Palazzi
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 55 ins. 6
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnala cartolina raffigurante la casa di Grazia Deledda a Nuoro.