"**Prada Carlo (pittore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1535
  • Data
  • 20 giugno 1925 - 07 maggio 1940
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 43
  • Descrizione
  • lettere, copia dattiloscritta di lettera, biglietti
  • Contenuto
  • Le lettere del 1925 vertono sulle osservazioni che il critico esprime sui lavori del pittore dopo una visita al suo studio; Prada, su consiglio di Ojetti, scrive che ha pensato di recarsi a Narni, per trovare l'ispirazione in quei paesaggi; dipinge "Rovine dal ponte di Augusto a Narni" e lo confronta con il quadro di Corot "Il ponte di Narni"; seguono considerazioni sulla pittura dal vero; annuncia per febbraio 1926 una sua mostra personale alla Galleria Pesaro, dove vorrebbe esporre trenta-quaranta quadri e chiede a Ojetti di scrivere la prefazione del catalogo (si intuisce il diniego del critico); nella lettera datata 16 marzo 1926 fa cenno al dono a Ojetti di un suo quadro; le lettere successive di giugno e luglio dello stesso anno sono da Perugia e da Spoleto; Prada lo ringrazia per le parole lusinghiere che ha avuto per la sua opera esposta alla Biennale; fa cenno alla casetta rosa a S. Giacomo a Spoleto, che ha intenzione di dipingere per poi offrire la tela in omaggio a Ojetti, fa riferimento anche al quadro dalla Rocca e dal Ponte delle Torri che, come scrive successivamente, figurerà nell'Esposizione dei pittori milanesi alla Permanente; fa cenno alla sua personale alla Galerie Allard di Parigi (lett. datata Milano 6 marzo 1927); riferisce che il Comm. Tarchiani gli ha concesso di poter entrare nella Galleria degli Uffizi la mattina presto per poter lavorare in tranquillità, ispirarandosi alle vedute sul Ponte Vecchio e l'Arno (lett. datata 20 giugno 1928); chiede appoggio alla sua richiesta rivolta a Maraini di una parete intera alla Biennale; con la lettera datata 2 maggio 1929 invia le fotografie di alcune statue da lui scoperte specificando che, dalla perizia eseguita da due suoi amici scultori, sembrano risalire al IV-III sec. a.c. e essere scolpite su marmo greco; Prada chiede un giudizio a Ojetti e un parere sulla datazione delle opere; la lettera del 9 maggio 1930 fa riferimento "all'increscioso ed antipatico incidente a Lei accorsole nelle Sale della Biennale di Venezia per parte di artisti ineducati e violenti..."; segue minuta di Ojetti in risposta a questa lettera (dat. 14 maggio) dai toni duri, a cui fa seguito la risposta di Prada (in data 17 maggio), anche con considerazioni sull'articolo scritto da Ojetti dove il critico esprime un giudizio negativo sulla tela del pittore esposta alla Biennale; nella lettera del 29 agosto 1930 chiede consiglio sulla scelta dei quadri da presentare alla Commissione della Quadriennale Romana che verrà in visita al suo studio; notazione sul cambio di studio del pittore da via Pasquirolo 12 a S. Michele 29 (lett. 23 settembre 1930); lettera dove annuncia l'invio del catalogo della sua mostra personale alla Galleria Scopinich, in programma per dicembre (1930); nella lettera successiva definisce questa esposizione "il maggiore degli insuccessi"; nella lettera datata Milano 15 maggio 1931 riferisce di aver avuto l'incarico per la vendita della collezione Cologna, raccolta nella maggior parte sotto la guida di Cavenaghi e Frizzoni e in parte catalogata; la collezione è composta da armi, bronzi, oggetti, mobili, dipinti, sculture e maioliche il tutto databile tra il XIV e XV secolo; con la lettera datata 9 giugno 1933 Prada ringrazia Ojetti per li suo interessamento, grazie al quale un suo quadro è entrato nelle collezioni della Galleria d'arte moderna di Firenze; lettera datata 10 aprile 1935 dove racconta di avere avuto l'incarico di affrescare una chiesina di Cancano in Val di Fraele; nell'ultima lettera del 7 maggio 1940 chiede il suo appoggio "perchè finalmente abbia la soddisfazione e l'onore di vedere una mia opera figurare alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e alla Galleria Mussolini".
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 61 ins. 16
    • Collocazione deposito fondi storici