"**Salietti Alberto (pittore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1670
  • Data
  • 10 novembre 1927 - 17 marzo 1946
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 52
  • Descrizione
  • lettere, cartoline, biglietti, telegrammi, copie dattiloscritte di lettere, minute, invito, ricevuta di raccomandata, partecipazione di nozze, biglietti da visita
  • Contenuto
  • 1. Lettera di Salietti datata Roma 10 novembre 1927 in qualità di segretario del Comitato del Novecento Italiano, in cui chiede a Ojetti di aiutarli a pubblicizzare sul Corriere della Sera le loro iniziative all'estero, tra le quali la mostra d'arte italiana ad Amsterdam aperta da ottobre (dello stesso anno) con circa 50 artisti, la mostra tenutasi a giugno alla Kunsthalle di Amburgo dove sono stati invitati una quindicina di artisti milanesi, spostatasi poi a Berlino alla Galleria Nierendorf; lettere da Milano del 20 e 23 febbraio 1929 sulla II Mostra del Novecento italiano; lettera del 3 gennaio 1930 nella quale Salietti chiede aiuto a Ojetti per vendere "L'album di tempere e disegni che esposi all'ultima Biennale di Venezia"; in quelle successive della fine del 1931 lo ringrazia: "il signor de Zuani, a nome dell'istituto di Cultura iIaliana a Malta, mi invita a recarmi là per fare degli acquarelli di paesaggio maltese. So che il mio nome fu indicato da Lei ...Ora anche De Grada è stato invitato a attendono da me l'indirizzo di Paulucci per invitare pure lui. Si andrà dunque in febbraio"; ma nel gennaio 1932 rinuncia al progetto e ne spiega le ragione a Ojetti (lettera datata 28 gennaio 1932); corrispondenza varia per una pubblicazione sul suo lavoro su "Pan"; lettera del 2 febbraio 1940 con l'invito alla sua mostra personale a Milano; segue nella lettera da Chiavari del 19 gennaio 1941 scrivendo: "Eccellenza le due righe che mi avete mandato mi compensano del disappunto che ebbi per la faccenda del libro di Barbaroux e Giani...Non fui dimenticato ma, anche stavolta, come in varie altre occasioni, si è fatto in modo che restassi fuori. "Molti nemici, molto onore" scrissi allora al Giani, ed è l'unica conclusione a cui sono arrivato dopo aver fatto, non so quante volte, il bilancio dei miei rapporti con i colleghi di Milano. Non v'è altra spiegazione di questa ostilità. Un esempio: vi ricordate le due mostre di pittori di Milano, alla "Nazione" lo scorso anno? I miei vecchi amici e colleghi c'erano tutti, da Tosi a Carrà a Funi ecc. Ebbene io non c'ero, non fui invitato"; nella lettere dal 30 novembre 1941 scrive: Eccellenza, nel mentre vi scrivo per chiedervi notizie di quel lavoro che mi avete fatto balenare, e che desidererei tanto di poter fare , vi mando una serie di brutte fotografie - brutte perché fatte da me stesso - che riproducono 36 quadri di Roma fatti in più riprese negli anni 1933-34-36. Sono, tranne tre, tutte cose che non ho mai esposto, perché ho sempre aspettato l'occasione di mostrarle tutte assieme..."; a dicembre (dello stesso anno) lo informa "il conte Lechi mi ha scritto. Vogliono un bozzetto e mi metterò al lavoro non appena mi avrà mandato alcune indicazioni che gli ho chiesto. Sono contento che le siano piaciute quelle mie cose di Roma..." (pala d'altare per una chiesa intitolata alla Vittoria)
     2. Minute dattiloscritte di Ojetti riguardo all'invito di De Zuani a Malta: "Poi le 60 o 90 opere sarebbero esposte insieme a Malta, e più tardi, sempre a spese degli Esteri, in una buona Galleria a Londra." ( 1931); al volume di Barbaroux e Giani sull'Arte italiana contemporanea: "vedo dimenticare un pittore come voi, e me ne duole." (7 gennaio 1941); sul lavoro per il conte Lechi per una pala d'altare per la chiesa intitolata alla Vittoria e sulle altre sue mostre.
  • Sottounità
  • 1. Alberto Salietti (doc 46)
     2. Minute di Ojetti (doc 6)
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 65 ins. 9
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Due cartoline con riproduzioni di opere di Salietti: "Vasetto di fiori" e "Comunicande".