Corrispondenza di Eugenia Di Giacomo a Ugo Ojetti: due lettere. In una lettera (datata 20 aprile 1934) Eugenia fa riferimento alle pessime condizioni economiche in cui versa e al testamento di suo fratello, Salvatore Di Giacomo, che lascia i suoi averi alla vedova, eccetto "poche migliaia di lire" destinate a lei, chiede aiuto a Ojetti affinché interceda presso il "Capo del Governo". Nella seconda lettera ringrazia Ojetti, avendo ricevuto le 500 lire dal Consiglio Accademico d'Italia.