Corrispondenza cha va dal 12/01/1923 al 8/04/1924 riguardante la mostra personale di Prencipe inaugurata il 2/03/1924 alla Bottega d'arte di Livorno; oltre a Prencipe e ad un amico dell'artista (non ben precisato), le altre due sale saranno occupate dallo scultore Alimondo Ciampi e da una retrospettiva del pittore Francesco Gioli; si fa cenno a Luigi Levi e [Luigi] Surdi;
 lettera dat. 23/03/1926 con i ringraziamenti per l'adesione di Prencipe alla Mostra di primavera della Bottega d'arte con l'invio di tre o quattro opere;
 nella lettera dat. 7/05/1928 si accenna alla possibilità di una mostra dell'artista nella prossima primavera del 1929, mostra che si concretizzerà nel febbraio del 1932; si fa cenno all'ultima mostra di Cavaleri e Guzzi che ha avuto ottimi risultati. Belforte gli chiede di suggerirgli o meglio, addirittura accordarsi con altri due o tre artisti, possibilmente due pittori e uno scultore per fare una mostra organica e importante e suggerisce eventualmente di lasciare una delle quattro sale a disposizione dell'arte applicata;
 con la lettera dat. 5/09/1931 lo informa che la Galleria si è rinnovata e che adesso ha nove sale a disposizione, di cui fornisce la pianta sul retro del foglio; nella lettera dat. 4/11/1931 Belforte gli conferma la sua mostra con De Francisci, Surdi e Gianoro (?) e gli dice di aver combinato quella di Petrucci insieme al pittore Pomi.
Unità di conservazione
tipo / valore
Faldone
1
Collocazione
deposito fondi storici
Note
La carta intestata "Bottega d'arte/Livorno" ha una piccola decorazione sulla sinistra in alto.