- Dattiloscritto di Daniela Ferraria in cui viene descritto lo sviluppo concettuale e pratico dell'installazione
- Dattiloscritto che riposta, in inglese, le esperienze e le mostre dell'artista newyorkese
- Una fotografie dell'installazione
- Sei diapositive dell'installazione contenute nell'apposito porta-diapositive
- Comunicato stampa della mostra del 15/05/85 della galleria newyorkese Art Galaxy in cui vi era la medesima installazione
Unità di conservazione
tipo / valore
Faldone
6
Collocazione
deposito fondi storici
Stato di conservazione
buono
Note
Jones
Kristin Jones era una giovane artista newyorkese, bionda molto graziosa che mi era stata mandata da Ida Panicelli.
Ida allora era la direttrice di una rivista americana che si chiama Art Forum. Kristin si fermava poco temo a Roma e voleva realizzare una sua installazione, la galleria era occupata e lei propose di fare l'opera nella vetrina. Fece infatti una installazione mettendo una sfera blu (diremmo blù Klein) tenuta in bilico tra tanti cristalli sovrapposti e racchiusa dai due cristalli che formavano la vetrina stessa.
Era una piccola cosa eppure incantava vedere questo spazio che sembrava immateriale, si creava un gioco di specchi e di rimandi dell'immagine della palla leggera e immersa in un luogo che ti portava fuori dal tempo.