Nella lettera del 24 aprile 1969 Lidia Storoni Mazzolani scrive a Clerici delle sue riflessioni da "non competente" critica d'arte circa un catalogo di alcune sue opere dipinte: per apprezzare c'è bisogno di silenzio e provocano paura e allucinazioni desolanti. Nomina Colette [Rosselli] come amica in comune.
 Nella lettera del 18 febbraio 1981 Lidia Storoni Mazzolani ringrazia commossa Clerici di averle inviato un volume e ricorda la prima lettera inviatagli nel 1969 grazie alla spinta di Colette [Rosselli]