Cavalli partecipa, insieme a Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi ed Eloisa Pacini Michelucci, ad una mostra tenuta presso la Galleria d'Arte di Roma (sotto gli auspici del Sindacato Nazionale Fascista Belle Arti) e inaugurata il 3 dicembre 1932. Sul verso dell'invito, il pittore scrive una lettera alla madre Marianna Cairelli, datata 5 dicembre, nella quale informa dello straordinario concorso di pubblico e di personalità con cui si è aperta la mostra e comunica di aver venduto il ritratto di Isabella.