"Galli Mario (mercante d'arte)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 822
  • Data
  • 11 febbraio 1912 - [dicembre]1935
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 32 , cc.: 40
  • Descrizione
  • lettere, biglietti da visita, cartoline illustrate, stampa
  • Contenuto
  • Carteggio riguardante la compravendita di opere d'arte in particolar modo del gruppo dei macchiaioli. tra i quali Beppe Abbati, Cecconi, Tito, Giovanni Fattori, Sivestro Lega, Odoardo Borrani, G. Ciardi, Raffaelo Sernesi. Si segnala il contenuto di alcune lettere: nella lett. dat. Firenze 3/07/1913 ringrazia Ojetti per avergli presentato Sommaruga, con il quale ha concluso un affare; nella lett. del 5/08/1913 Galli fa delle proposte ad Ojetti: "...mediante una lettera del Ghiglia scritta a Falcone, sono riuscito a potere ottenere per un prezzo conveninte, cioè, lire duecento, il dipinto che noi restammo d'accordo. Ghiglia ha apprezzato molto questo suo atto gentile e non appena la tela sarà in di lui possesso, la distruggerà...Riguardo al prezioso dipinto "bovini al carro" del Fattori, ho l'offerta di lire cinquecento e per un riguardo a Lei. prima di cederlo ho creduto bene avvertirla..Ho scoperto una bella cosa del De Nittis non firmata e non appena sarà in mio possesso glielo mostrerò. Della copia (Marina) della quale le parlai, il Geri desidera duecento lire, prezzo ristretto concessomi per le ragioni a lui spiegate, nell'interesse morale del Fattori e per un riguardo a Lei, come proprietario del dipinto originale..."; nella lett. del 11/10/1913 : "...la prego farmi recapitare il dipinto di Fattori "Casa colonica cortile...", in quella del 20/11/1913:"...le mando il Signorini (bambina che legge) è l'ultima cosa che mi restava delle cose da lei consegnatemi..."; lett. dat. 2/07/1920 dove scrive:"...sono venuti da me in commissione il comm. Poggi, Luigi Gioli e Mario Tinti per scegliere un'opera di Puccini che subito dopo la sua morte io mi ero offerto di regalare in sua memoria alla Galleria d'arte moderna di Firenze...credevo di aver diritto come donatore di scegliere secondo il mio criterio...Le sarei grato se volesse onorarmi di una sua visita...vorrei a Lei mostrare la mia scelta e quella della commissione per avere il suo valido giudizio ed il suo consiglio su come mi devo comportare..."; lett. 15/08/1927: "... Lei immagini come ci rimasi al fatto Biasutti. Ora le mie cose saranno messe in una Banca in deposito e resteranno lì fino al 30 giugno 1928 e se potrò le riscatterò avanti, il valore è stato stipulato di 2 milioni dato che in essa raccolta esistono le gemme preziose ed eccezionali dell'arte di Fattori e quindi del più grande artista dell'800 italiano...a me pare una miseria...".
     Si segnala inoltre una stampa su carta s.d. (30.5x25) ritratto e firma non identificata; si segnala che alla lettera dat. Firenze 15/06/1912 è acclusa una dichiarazione firmata da Clelia Provenzal: "Il sottostante dipinto per saputa del mio defunto zio pittore Felice Provenzal è l'autoritratto di Vincenzo Cabianca".
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 34
    • Collocazione deposito fondi storici
  • Immagini