"Serao Matilde (scrittrice), Taglioni Natale Eleonora (figlia di Matilde), Natale Gaetano"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 3625
  • Data
  • 18 dicembre 1882 - 19 giugno 1957
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 62 , cc.: 81
  • Descrizione
  • lettere, copie dattiloscritte di lettere, biglietti, buste, ritaglio stampa, fotografia, biglietti da visita, telegrammi
  • Contenuto
  • Corrispondenza di Matilde Serao a Fernanda e Ugo Ojetti, Gabriele D'Annunzio, Guido Biagi, Maffio Maffi e Angelo Sommaruga: ventitré lettere, quattro telegrammi, tre biglietti da visita, quindici buste da lettera, cinque biglietti, una cartolina postale, una cartolina, un biglietto funebre, un ritaglio stampa intitolato "Ricordi romani di Matilde Serao"; due minute di lettere scritte da Ojetti a Matilde (due lettere, un biglietto e una cartolina sono indirizzati a Fernanda, diciassette lettere, quattro telegrammi, quattro biglietti sono indirizzati a Ugo; due lettere ad Angelo Sommaruga, una lettera e un biglietto a Gabriele D'Annunzio, una, della quale è presente una trascrizione dattiloscritta, a Guido Biagi).
     L'argomento delle lettere ad Ojetti è sempre professionale, legata in particolar modo l'attività lavorativa ai vari giornali, il tono è amicale; quella a D'Annunzio tratta temi personali, il tono è molto confidenziale.
     SOTTOFASC. 1: Nella corrispondenza degli anni 1994-1995 la Serao riferisce al giovane Ojetti riguardo le riunioni a casa di [Giuseppe] Primoli (Gegè), citando [Diego] Angeli (biglietto da visita datato solo 9 maggio), Francesco Martini, (biglietto datato 9 giugno 1894), Gabriele (D'Annunzio) e Pica (lettera datata 30 novembre 1895); lettere riguardanti alcuni articoli scritti da Ojetti; la Serao fa cenno alla rivista "La Settimana" (1902), chiede ad Ojetti articoli per il quotidiano "Il Giorno" (1904). La corrispondenza si interrompe nel 1907 e riprende nel 1926; si segnala: una fotografia di Matilde (b/n cm 8,5x13,5) con dedica :"A Nanda Ojetti// Ricordo di un troppo breve incontro//A rivederci// con firma autografa, dat. Milano, autunno 1926; la partecipazione di morte del secondo marito di Matilde, Giuseppe Natale, morto il 14 ottobre 1926; lettera datata 2 gennaio 1927 riguardante l'articolo scritto da Antonio Baldini "Lettore calante" definito "...di grave offesa ai meridionali che finisce di trattare come dei selvaggi africani...vi è protesta nel pubblico e vi si coinvolge, al solito, il Corriere della Sera: mi si domanda di intervenire..."; la Serao prepara un articolo di risposta, su invito di Ojetti (biglietto intestato "Il Giorno", Napoli, il direttore); lettera datata Napoli 14 febbraio 1927 in cui chiede notizie "...sull'innesto Secolo- Corriere della Sera..." e aggiunge "...Giungono crudeli notizie della Tribuna e del Giornale d'Italia, da Roma: la condizione del Mattino è qui, sempre campata in aria...e la pazienza dei fratelli Scarfoglio è molto consumata!..."; lettera datata Napoli 23 febbraio 1927 (riguardo al Secolo"...Dal settembre del 1923, circa quattro anni, io vi facevo un articolo: articoli tambureggianti...; e in alto alla lettera appunto a matita della risposta di Ojetti in data 9 marzo 1927 "...1000 l. al mese di memorie, ritratti ecc. non tambureggianti..." (accordo per un articolo al mese sul Corriere della Sera); lettera datata Napoli 13 maggio 1927 dove, con tristezza e sdegno scrive della sua esclusione dal Sindacato e dall'Albo pubblicisti, parla di macchinazione, "...Dopo è venuto il fatto nuovo...A Roma ...si sono molto stupiti e, credo, scandalizzati: c'è giunta, otto giorni fa, una lettera ufficiale di Ermanno Amicucci, il quale udito il parere di Augusto Turati, ingiunge al Direttorio di Campania, di iscrivere all'albo professionale, Matilde Serao, Antonio Scarfoglio, Alfredo Annunziata e due e tre altri. Ma abbiamo, però, dovuto far domanda e unire la dichiarazione di adesione al regime..." e aggiunge: "...Da tre anni l'amicizia fra me e il Duce, non si è mai smentita...e i suoi vili gregari fingono di non saperlo...mi accoppano..." e infine nella lettera dello stesso anno del 2 luglio:"...vogliamo rinviare, sine die, la questione incresciosa della mia collaborazione al Corriere della Sera? Anzi tutto, soffre molto la mia suscettibilità, il sapere che persona inferiore al Duce, possa mettere il veto a questa mia collaborazione all'insaputa del Capo Supremo...".
     SOTTOFASC. 2: due lettere della Serao a Sommaruga: la prima, datata 18 dicembre 1882, riguardante questioni di lavoro relative alla collaborazione con "Cronaca bizantina" e "La Domenica letteraria" e l'altra, datata Napoli 26 giugno 1890, in cui la Serao lo informa di aver pubblicato per conto suo un romanzo "Addio amore", che il Corriere di Napoli va magnificamente e che Scarfoglio sarà forse deputato; copia di lettera della Serao, datata 8 novembre 1896, a Guido Biagi in risposta ad un invito ad andare a Firenze per una lettura presumibilmente nell'ambito di un'iniziativa commemorativa per Enrico Nencioni.
     SOTTOFASC. 3: due lettere di Gaetano Natale, nella prima, su carta intestata del quotidiano "La Vita" scrive ad Ojetti:"...Qui, alla Vita, i gravi disagi morali sono diventati ancora più esasperanti per certi criteri amministrativi che prevalgono...ho perciò bisogno di qualche collaborazione..." a fondo lettera un saluto a firma di Mafii; l'altra su carta intestata "La Tribuna" datata Roma 24 agosto 1913 in cui espone l'idea avuta insieme all'artista Ezio Castellucci e a qualche altro di fare una pubblicazione con dodici tricromie ed altrettante acquaforti sulla regione della Calabria, cita anche Paolo Giordani, e chiede ad Ojetti di scrivere una prefazione per il libro.
     SOTTOFASC. 4: una lettera scritta da Roma ed un biglietto augurale della figlia della Serao, Eleonora Taglioni Natale a Fernanda Ojetti.
     SOTTOFASC.5: minuta di telegramma di Ojetti alla Serao al "Giorno" datata Napoli 3 gennaio 1927 "...Grazie ottima soluzione una lettera o un articolino di risposta a Baldini da pubblicare subito nel Corriere della Sera; copia dattiloscritta di lettera datata Firenze 19 maggio 1927 in cui Ojetti conferma alla Serao la sua ammissione all'albo e la informa che gli è stato posto un veto alla collaborazione della Serao al Corriere della Sera, ma non da Mussolini "...perchè egli è più generoso..." e le consiglia di andare a Roma e parlare col Capo; lettera del delegato per Napoli dell'Associazione editoriale libraria della Campania nella quale chiede ad Ojetti di spedire un breve articolo in commemorazione per la morte della Serao; lettera anonima datata 18 agosto 1927 contro l'articolo scritto da Ojetti su Tantalo sulla morte della Serao: "...Che Ugo Ojetti sia d'animo naturalmente cattivo, non è mistero per alcuno..." ; si segnala anche la foto fatta dallo stesso Primoli e pubblicata a corredo di un articolo di Diego Angeli dal titolo: "Ricordi romani di Matilde Serao" in commemorazione della sua morte; nella foto intorno a Matilde Serao ci sono Ugo Ojetti, Diego Angeli, Ferdinando Martini, il duca Leopoldo Torlonia, Cesare Pascarella e il piccolo Totò Scarfoglio.
  • Sottounità
  • 1. Matilde Serao ad Ojetti (doc 50; cc 62)
     2. Matilde Serao ad altri corrispondenti (Angelo Sommaruga e Guido Biagi;
     doc 3; cc 5)
     3. Gaetano Natale (doc 2; cc 4)
     4. Taglioni Natale Eleonora a Fernanda (doc 2; cc 4)
     5. Altri corrispondenti alla Serao e varie (doc 5; cc 6)
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 103
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnala che dall'elenco delle lettere della Serao mandato da Fernanda alla Gundolf per la preparazione di una biografia sulla scrittrice, manca nel fascicolo relativo quella datata 22/05/1927; si specifica inoltre, la natura della corrispondenza con queste date per facilitarne l'eventuale individuazione: 2/01/1895 è un bigliettino; 3/01/1927 una minuta di Ojetti; 4/01/1927 e 11/01/1927 due telegrammi.
       Si segnala inoltre che le lettere contrassegnate con un'asterisco sono state fotocopiate e inviate in data 15/04/1977 a "Quarto Potere", Parco Margherita 24, Napoli, rivista diretta dal dott. Gianni Infusino, in occasione della celebrazione per il cinquantesimo della morte di Matilde Serao, maggio-ottobre 1977.
       Una lettera e la relativa busta sono intestate "Hôtel d'Europe. Place d'Espagne. Rome", due "Rome Grand Hôtel", una "Il Mattino", una "Il Giorno", una "Riviera di Chiaia 264 Napoli"; una "Grand Hôtel Venise", una Hôtel Cavour Milano".
       Una busta da lettera è timbrata con ceralacca. Una lettera è dattiloscritta. Una cartolina ha per soggetto un ritratto fotografico di Matilde stessa.
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