Giulio Aristide Sartorio a Pietro Giorgi
  • Livello
  • unità documentaria
  • Numero definitivo
  • 27
  • Tipologia
  • lettera
  • Data
  • [ottobre][1884]
  • Autore
  • Sartorio Giulio Aristide
  • Firma
  • G. A Sartorio
  • Destinatario persona
  • Giorgi Pietro
  • Consistenza
  • cc.: 1 , pagg.: 3
  • Descrizione
  • Lettera manoscritta di un foglio su 3 facciate di 20,9 x27 su carta vergata avorio, con inchiostro nero e schizzi, 1 facciata inchiostro nero con uno schizzo dentro una cornice di due figure in un giardino (13x7); 2, 3 facciata inchiostro nero.
  • Stato di conservazione
  • discreto
  • Contenuto
  • Sta continuando a lavorare al villino. Parla di Laurenti sostenendo di avere di lui un po' paura. E' molto stanco.
  • Lingua
  • Italiana
  • Note
  • Trascrizione
     1° facciata
    Caro Giorgi / l'incominciata la trattata e l'assicuro che mi sto provando / come un cavallo di razza. Questa sera sono stanco morto e / con un dolore alle reni che mi da parecchio fastidio / ma con l'aiuto della buona volontà supereremo tutto e / chissà che fra un mese e mezzo…/ Quello che ho fatto oggi è uno dei chiaroscuri bleu laterali / ed è quasi finito manca solamente / qualche piccola cosa e non e a termine / proprio perché non ho / potuto. / Gli alberi dietro neanche a dirlo sono platani!! / Ma cosa che mi fa piacere è che l'accaduto / non è niente affatto divulgato e l'ignorano / tutti tranne l'ingegnere. Il quale tra / parentesi pure non approvando quella / che ho fatto io, comprende benissimo la / provocazione del conte. Questo mi consola / con me stesso! /
     2° facciata
    agli inservienti poi è stato davvero dato ordine / l'impedire l'ingresso a Laurenti ed è per me un / piacere, che la presenza di quell'individuo da tale / un'oppressione che mi snerverebbe e m'accorgo che / il sentimento che mi da quell'uomo è la, paura! / Sono andato a far colazione in quei pressi e ho trovato / in una di quelle semitrattorie una padrona / che è un'amore di donna un po' anzianotta / ma di tanta buona grazia e tanta gentilezza che / troverei niente affatto strano il fargli la corte / a malgrado l'età, sa bene, che a volte certe / serate autunnali non hanno niente da invidiare alle / belle mattinate primaverili…../ Dopo pranzo ho avuto una / sorpresa sappia che il conte era fuori / di Roma e stavo solo solo a lavorare, quando / ho veduto spuntare dalla scala un capello / e la testa…sua proprio sua!!! / E' stato un po sorpreso il trovarmi là / e non so bene sia rimasto, ma poi si / è cavato il cappello e mi ha salutato. / Mi ha levato un gran peso. Se l'avessi / incontrato non avrei proprio saputo / fare, quello che ha fatto lui per primo. / Meglio così addio / affettuoso G. A Sartorio /
     3° facciata
    Riapro la lettera questa mattina fresco fresco / dopo un sonno di dodici ore. Non so se sentendomi / stanco come ierisera potrò venire da lei / ma in ogni caso ci rivedremo….magari / dopo un mese. / Se vede Fausto lo saluti tanto e gli dica / se intende di accennargli l'accaduto che non / lo voglio più rivedere fino a quest'altromese. / Sono stanco morto. / GA Sartorio.
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