Senza data
  • Livello
  • sottounità archivistica
  • Numero definitivo
  • 1
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 84 , cc.: 97
  • Descrizione
  • lettere manoscritte, lettere dattiloscritte, buste, cartoline, biglietti
  • Contenuto
  • La maggior parte del materiale contenuto in quest'unità è di carattere privato, amicale; entrambi residenti a Firenze, Ghiglia ed Ojetti hanno frequenti occasioni d'incontro e conseguentemente una fitta corrispondenza. Questa sezione racchiude anche un lungo e dettagliato curriculum vitae manoscritto dal quale si evince la profonda amicizia di Ghiglia con Giovanni Fattori, sul quale il pittore compila una monografia nel 1913. In una lettera altrettanto lunga e particolareggiata, l'artista illustra le proprie teorie sulla pittura, di come sia nata tra gli uomini primitivi, di come si sia sviluppata, dei massimi artisti che la storia ha conosciuto, e la propria personale idea dello sviluppo della pittura contemporanea. In alcune lettere si parla della copertina di un libro di Ojetti (non meglio specificato), eseguita dal Ghiglia per l'editore Treves. Dalla corrispondenza si comprende come il risultato finale del lavoro sulla copertina non piacesse ad Ojetti e di come il pittore si sforzasse di soddisfare il gusto dell'amico, proponendogli un disegno in bianco e nero o un altro a sanguigna su fondo bianco. Ma quest'inconveniente non attenua la fiducia di Ojetti: con grande sorpresa, Ghiglia si vede dedicato un libro dal critico, una raccolta di novelle già pubblicate sul Corriere (non viene specificata la testata, ma dovrebbe trattarsi del "Corriere della Sera", giornale con il quale Ojetti collaborava stabilmente). Da altre lettere si viene a conoscenza del fatto che fosse una sorta di tradizione per Ojetti, anche se non sempre rispettata, affidare a Ghiglia l'ideazione e l'esecuzione delle copertine dei suoi libri. In un'altra occasione Ojetti incarica il pittore della creazione di un ex libris dal tema letterario, Pierrot in procinto di salire sulla luna attraverso una scala, che a Ghiglia risulta un po' ostico da realizzare. Rosadi, Forti, Lloyd e Sforni cercano di convincere il pittore a partecipare all'esposizione della Società promotrice di belle arti, ma il pittore non dimostra una gran simpatia nei loro confronti perché sembra che il loro interessamento ad una gran quantità di opere sia dettato piuttosto dalla mancanza di lavori nella rassegna. Ghiglia infatti decide di non partecipare all'esposizione. Nel carteggio si parla anche di un disegno-ritratto che il pittore esegue alla signora Fernanda, moglie di Ojetti, e del quale si trova anche la ricevuta di pagamento.
  • Unità di conservazione
    • Stato di conservazione buono
    • Note In questa sezione del carteggio sono contenute interessanti cartoline di luoghi di villeggiatura e di opere d'arte.