Fondi storici


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Irene Brin, Gaspero Del Corso e L'Obelisco
struttura dell'archivio

Delle vicessitudini relative al passaggio di proprietà del fondo non abbiamo notizie. Sappiamo soltanto che il fondo viene venduto dagli eredi di Gaspero Del Corso al libraio romano Giuseppe Casetti (libreria-galleria "Il Museo del Louvre"). Nel novembre 1998 hanno inizio le trattative tra Casetti, proprietario del fondo, e l'allora Soprintendente della Galleria nazionale d'arte moderna Sandra Pinto, relative all'acquisizione dell'Archivio e della Biblioteca della Galleria L'Obelisco di Roma. Nel verbale n. 32 del 22.04.1999, il competente Comitato di settore esprime parere favorevole all'acquisto de "Fondo L'Obelisco" per la cifra complessiva di £ 108.000.000. Il 10 gennaio 2000 si arriva alla stipula del contratto. Il 23 febbraio 2000 viene registrato l'ingresso del materiale documentario presso la Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea e l'avvio al pagamento. Con la progressiva catalogazione del fondo si prende coscienza della varietà delle fonti in esso raccolte, che non si riferiscono soltanto alla semplice amministrazione de L'Obelisco; anzi, i documenti relativi alla gestione della galleria sono numericamente inferiori rispetto a quelli riguardanti direttamente i coniugi Del Corso. Da qui la decisione, dopo un'attenta e scrupolosa riflessione, di aggiungere al nome della Galleria quello dei due soggetti produttori. L'attuale denominazione "Fondo Irene Brin, Gaspero Del Corso e L'Obelisco " si ritiene quindi più idoneo a delineare il variegato materiale conservato presso l'Archivio dei Fondi storici della Galleria nazionale d'arte moderna

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