"**Berardini Ettore (pittore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 177
  • Data
  • 7 aprile 1920 - 25 dicembre 1941
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 43 , cc.: 43
  • Descrizione
  • lettere, cartoline illustrate, biglietti da visita
  • Contenuto
  • Auguri, saluti, congratulazioni e ringraziamenti vari; apprezzamenti dell'arte di Ettore Berardini; vivo desiderio di ricevere da Ojetti una parola di conforto che possa alleviare la consueta malinconia del pittore; incoraggiamenti vari e ripetute richieste di raccomandazione.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 7
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note si segnalano: la lettera (dat. Verona, 7 aprile 1920) in cui si legge l'avvenuta esclusione di Ettore Berardini dalla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia del 1920; nella lettera (dat. Verona, 7 luglio 1920) si comunica che il pittore Ettore Beradini ha vinto il Premio Fumagalli con l'opera "Le pazze"; dalla lettera (dat. Verona, 7 aprile 1920) si evince che Ojetti nel 1927 aveva raccomandato Ettore Berardini ad Antonio Maraini, poichè il pittore era in gara alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia; si nota una cartolina illustrata [Verona, aprile 1924] su cui è raffigurato a matita il ritratto di Ettore Berardini; nella lettera (dat. Verona, 17 luglio 1931) Ettore Berardini chiede ad Ugo Ojetti di raccomandarlo ad Antonio Maraini poiché era stato escluso dalla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia a differenza di [?] Trentini, [?] Casarini, [?] Pigato, [?] Vitturi e [?] Farina; dalla lettera (dat. Verona, 5 settembre 1931) si desume che Ettore Berardini abbia ottenuto l'invito alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia grazie all'intercessione di Ojetti; dalla lettera (dat. Verona, novembre 1932) si rileva che il Comune di Sevignano ha acquistato la serie delle sette acqueforti di Ettore Berardini esposte alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia; si segnala, infine, un documento su cui, accanto ad un disegno a matita raffigurante Arlecchino, è incollato un ritaglio stampa con l'articolo, firmato "Gruppo di Verona R.A.I", in cui si elogiano i critici d'arte contemporanei, in particolare Ugo Ojetti e [Ardengo] Soffici, di contro ai Novecentisti Veronesi.