Galleria Appia Antica di Liana Sisti

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Galleria Appia Antica di Liana Sisti
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • anni '50 - gennaio 1989
  • Descrizione fisica
  • docc. 356; cc. 365
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • Galleria Appia Antica di Roma
  • Storia istituzionale
  • La Galleria Appia Antica venne fondata da Liana Sisti a Roma nel 1957, in un cascinale al numero 20 della regina viarum, tra Porta San Sebastiano e la chiesa del Domine quo vadis. Il complesso di edifici, posto in un'area decentrata della città, ospitava degli studi d'artista ed Enrico Cervelli, che aveva incontrato la gallerista alcuni anni prima, si era stabilito al primo piano del "millenario torrione di guardia". I due avevano dato vita a un ambizioso progetto curatoriale, un centro artistico più che una vera e propria galleria, un "anti-via Margutta sorta per necessità di aria e di rinnovamento". Gli spazi espositivi furono rimodulati dagli architetti Vincenzo Colasanti ed Eugenio Galdieri, che seguirono, in più casi, anche l'allestimento delle mostre. Circoscritta a un limitato arco temporale (1957-1959), l'attività della Galleria Appia Antica fu particolarmente intensa e riguardò, soprattutto, giovani promesse dell'arte italiana e straniera: sulla base di vantaggiosi accordi contrattuali, veniva loro offerto l'utilizzo gratuito dei locali per le esposizioni, in cambio del 30% sulle vendite delle opere e, di prassi, la copertura autonoma delle altre spese. In questo modo la realtà coordinata da Liana Sisti, insieme a Gabriella Galdieri a partire dalla fine del 1958, si distinse nel panorama romano, catalizzando l'attenzione di un internazionale e variegato entourage di critici e collezionisti. Similmente a Enrico Cervelli, Emilio Villa ebbe un ruolo centrale per lo sviluppo del progetto, assumendo nel 1959 la direzione della rivista della galleria. "Appia Antica. Atlante di arte nuova", poi divenuta nel 1960 "Appia. Atlante internazionale d'arte nuova", venne descritta fin dal primo numero come "rivista di selezione poetica e di qualificazione ideologica di quella produzione artistica che si testimonia in qualche senso attiva o attuale": senza intenti divulgativi, pubblicistici, sindacali o commerciali, intendeva "sostituirsi agli artisti per difendere quelli veri dalla aggressione della critica, apologetica o denigratoria, filologistica archivistica o storicistica". Charles Delloye fu il corrispondente estero per i due numeri stampati, mentre tra gli editori figurava Mario Ricci. La documentazione d'archivio rivela come la programmazione della galleria e il dibattito promosso dalla rivista avessero destato l'interesse non solo di enti e organizzazioni internazionali come l'ASAC de La Biennale di Venezia e l'AICA, ma anche di figure come i fratelli Panza di Biumo; la realtà di Liana Sisti era, del resto, al centro di una fitta rete di contatti che includeva anche Marcello Venturoli, Antonio Saura, Luca Castellano e Guido Biasi della rivista "Documento Sud. Rassegna d'arte attuale" di Napoli, la Galleria Blu di Milano, la Galleria L'88 e la Galleria L'Obelisco di Roma. La tragica morte di Enrico Cervelli, avvenuta per incidente automobilistico alla fine del 1961, segnò presumibilmente la fine dei progetti espositivo ed editoriale.
  • Storia archivistica
  • La documentazione del fondo della Galleria Appia Antica è stata raccolta negli anni da Liana Sisti, direttrice responsabile dello spazio espositivo e della rivista "Appia Antica. Atlante di arte nuova". L'archivio, conservato dalla figlia Sandra Paolucci, è stato poi da lei donato già inventariato e ordinato in forma sommaria non ancora definitiva.
  • Modalità di acquisizione
  • Il fondo è stato donato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con atto formale, nell'ottobre 2022 da Sandra Paolucci.
  • Contenuto
  • La documentazione raccolta testimonia l'attività della Galleria Appia Antica e dell'omonima rivista diretta da Emilio Villa, restituendo anche la centralità del ruolo assunto da Enrico Cervelli per gli sviluppi del progetto curatoriale di Liana Sisti.
     Si è tenuta traccia delle esposizioni realizzate tra il 1957 e il 1959, dedicate ad artisti italiani e internazionali, dei rapporti con gallerie, musei e associazioni internazionali, insieme a un nutrito apparato iconografico di opere ed eventi. Sono stati conservati i documenti dell'attività amministrativa e gestionale della galleria, dei processi tipografici, della contabilità e della corrispondenza della rivista.
     Un'ulteriore sezione è stata dedicata alla figura di Enrico Cervelli, in particolare alle mostre personali e collettive alle quali prese parte.
  • Ordinamento e struttura
  • L'ordinamento del fondo è stato elaborato tenendo conto delle suddivisioni dei documenti operate già dai donatori. Per questo motivo, si è scelto di creare sei serie, nominate come segue: 1 - Attività espositiva (settembre 1957 - dicembre 1959) 2 - Gallerie, musei, AICA (1954 - marzo 1962) 3 - Immagini (1955 - 1958) 4 - Attività amministrativa e gestionale (aprile 1957 - gennaio 1989) 5 - Rivista (agosto 1958 - novembre 1959) 6 - Enrico Cervelli (anni '50 - febbraio 1967)
  • Strumenti archivistici
  • Inventario a cura di Letizia Giardini, Roma, 2023.
  • Bibliografia
  • Barrese Manuel, Maraini Dacia (a cura di). Artisti sul Tevere fra Emilio Villa e Topazia Alliata. Cat. della mostra. Roma, Galleria Simone Aleandri, maggio-giugno 2018. Carandente, Giovanni. Enrico Cervelli, "Leggere", VII, settembre-ottobre 1961, pp. n.n. Gastaldon, Giorgia. Emilio Villa e l'esperienza di «Appia Antica», "Studi di Memofonte", n. 13, 2014, pp. 245-261. Giustozzi, Nunzio (a cura di). Un atlante di Arte Nuova. Emilio Villa e l'Appia Antica. Cat. della mostra. Roma, Complesso di Capo di Bove, 26/06-19/09 2021. Maraini, Toni. Topazia Alliata. Una Galleria d'arte con vista sul mondo. Roma, De Luca Editori d'Arte, 2022.