Carteggio di carattere privato, amicale. Nella prima lettera del settembre del 1934, l'antiquario ringrazia Ojetti di un'informazione piuttosto utile riguardo una vendita all'asta dalla quale, si intuisce, Giacomini potrebbe ricavare grandi utili. Nella seconda ed ultima lettera, risalente a dodici anni dopo e indirizzata a Fernanda Ojetti, l'antiquario, usando sempre lo stesso tono affettuoso e cordiale, risponde alla signora Ojetti che certamente favorirà il suo amico il prof. Antonio Berti, che però non è riuscito ancora a contattare. A tal fine chiede alla signora l'indirizzo del professore sperando di essergli utile il più possibile.
Unità di conservazione
tipo / valore
Cassetta
35
Collocazione
deposito fondi storici
Note
Uso di carta intestata della "Federazione nazionale fascista dei commercianti di prodotti artistici e dell'artigianato", con uno stemma rappresentante un'aquila con due pacchi tra gli artigli. Dalla carta intestata della Galleria Giacomini, sulla quale è scritta la seconda lettera, veniamo a conoscenza che l'impresa fondata nel 1872 a Roma, aveva la propria sede a via Condotti, si occupava di belle arti, antichità, arredamenti e curava anche vendite all'asta.