Enrico Cervelli
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • marzo 1925 - aprile 1965
  • Descrizione fisica
  • docc. 859, cc. 962 + 1 libro, 2 rubriche, 1 blocco
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • Cervelli Enrico
  • Storia istituzionale
  • "Un pittore che abbia così scarsi riferimenti con la stagione in vigore, così paradossale, difficilmente può risparmiarci di sollevare questioni molto delicate in relazione al destino delle poetiche, dell'avanguardia etnografica ed esotica": con queste parole Emilio Villa introdusse nel 1954 il testo di presentazione della mostra personale di Enrico Cervelli presso la Galleria Schneider di Roma ("Vercel", 10-21 novembre). Pittore, scultore e scenografo, egli era nato a Roma nel 1927 e si era formato presso la facoltà di Architettura e l'Accademia di Belle Arti. Nel 1955 era stato coinvolto dal critico lombardo nel progetto espositivo de "I 7 pittori sul Tevere", insieme, tra gli altri, ad Aurelio Ceccarelli, Mimmo Rotella e Mario Samonà. A questo periodo, Manuel Barrese fa risalire la prima produzione di dipinti polimaterici dell'artista, ricchi di "riferimenti a miti primordiali - realizzati mediante l'assemblaggio creativo di materiali eterogenei come il sughero, il legno, i chiodi", dove l'impiego di cromie auree bizantineggianti assumeva una funzione sia estetica che simbolica. Come dimostra il retro di una cartolina del Duomo di Monreale inviatagli nel 1961 da Topazia Alliata e conservata nel fondo, l'artista nutriva un grandissimo interesse per le composizioni musive medievali; nei dipinti degli esordi si trovano citazioni di "manufatti ‘primitivi' dalla forte pregnanza culturale", come le icone votive, mentre i rotoli del Mar Morto, rinvenuti tra gli anni Quaranta e Cinquanta, furono all'origine della serie "Magic Letters" esposta nel 1960 alla Savage Gallery di Londra. Tra il 1954 e il 1961 l'artista prese parte a mostre in Italia e all'estero (Galleria Schneider, Galleria redazione Numero, Galleria San Marco, Circolo di Cultura di Palermo, Galleria L'Incontro, Galleria Appia Antica, Gallery One, La Discothèque, Ohana Gallery, Galleria Pogliani), coltivando rapporti con galleristi e collezioni internazionali (Topazia Alliata, Eric Estorick, David E. Bright, Cynthia De Tevar), critici (Giovanni Carandente), architetti (Enzo Colasanti) e fotografi (Walter Mori). Insieme a Emilio Villa, futuro direttore della rivista "Appia Antica. Atlante di arte nuova", Cervelli ebbe un ruolo centrale nello sviluppo del progetto curatoriale della Galleria Appia Antica, fondata da Liana Sisti nel 1957 in un cascinale al numero 20 della regina viarum. Gli spazi, rimodulati dagli architetti Vincenzo Colasanti ed Eugenio Galdieri, ospitarono in un limitato arco temporale (1957-1959) una fitta programmazione di mostre collettive e personali di giovani promesse dell'arte italiana e straniera, che permisero alla Galleria Appia Antica di distinguersi all'interno del panorama romano dell'epoca. La tragica morte di Cervelli, avvenuta per incidente automobilistico alla fine del 1961, segnò presumibilmente la fine di questa esperienza espositiva ed editoriale.
  • Storia archivistica
  • La documentazione del fondo Enrico Cervelli è stata raccolta negli anni dall'artista. L'archivio, conservato da Laura Cervelli, è stato poi da lei donato già ordinato in forma sommaria, in particolare per quanto riguarda la corrispondenza, suddivisa in ordine alfabetico dei mittenti. Una seconda sezione, meno organizzata, comprendeva gli album di fotografie, le matrici e un libro d'artista.
  • Modalità di acquisizione
  • Il fondo è stato donato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, con atto formale, nel novembre 2022 da Laura Cervelli.
  • Contenuto
  • La documentazione raccolta testimonia l'attività dell'artista Enrico Cervelli. Si è tenuta traccia delle sue esposizioni, organizzate tra il 1954 e il 1965, della corrispondenza e, dunque, dei rapporti con critici, galleristi, collezionisti, fotografi, artisti italiani e internazionali, insieme a un nutrito apparato iconografico. Questo nucleo di scatti documenta non solo l'allestimento e l'inaugurazione delle sue principali mostre personali e collettive ("I 7 pittori sul Tevere", Mostra d'arte contemporanea "Le Correnti Orfiche" - Circolo di Cultura di Palermo, Galleria Schneider, Galleria Appia Antica e Galleria Pogliani), ma anche opere, ritratti personali e di famiglia. All'interno del fondo sono conservati documenti personali e relativi alle attività amministrative e di gestione, come anche materiali di rassegna stampa e alcune riviste.
     Di massima importanza è la presenza di alcune matrici e un suo libro d'artista.
  • Ordinamento e struttura
  • L'ordinamento del fondo è stato elaborato tenendo conto anche della suddivisione dei documenti già operata dai donatori, soprattutto per quanto riguarda la corrispondenza. Particolare attenzione è stata impiegata per lo studio e la riorganizzazione del materiale iconografico, giunto al momento della donazione in album che non seguivano né criteri tematici, né cronologici. Si è scelto, così, di creare sette serie, nominate come segue: 1 - Corrispondenza (dicembre 1950 - febbraio 1962) 2 - Attività espositiva (10 novembre 1954 - 05 aprile 1965) 3 - Attività amministrativa e gestionale (marzo 1925 - agosto 1961) 4 - Materiale stampa (maggio 1955 - dicembre 1961) 5 - Personale (marzo 1957 - marzo 1961) 6 - Libro d'artista e matrici (1961) 7 - Immagini (aprile 1955 - dicembre 1961)
  • Strumenti archivistici
  • Inventario a cura di Letizia Giardini, Roma, 2023.
  • Bibliografia
  • Barrese Manuel, Maraini Dacia (a cura di). Artisti sul Tevere fra Emilio Villa e Topazia Alliata. Cat. della mostra. Roma, Galleria Simone Aleandri, maggio-giugno 2018. Carandente, Giovanni. Enrico Cervelli, "Leggere", VII, settembre-ottobre 1961, pp. n.n. Gastaldon, Giorgia. Emilio Villa e l'esperienza di «Appia Antica», "Studi di Memofonte", n. 13, 2014, pp. 245-261. Giustozzi, Nunzio (a cura di). Un atlante di Arte Nuova. Emilio Villa e l'Appia Antica. Cat. della mostra. Roma, Complesso di Capo di Bove, 26/06-19/09 2021.