Fumagalli Ambrogio
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 13
  • Data
  • 26 gennaio 1956 - 04 marzo 1961
  • Soggetto produttore
  • Cervelli Enrico
  • Consistenza
  • docc.: 17 , cc.: 18
  • Descrizione
  • 11 lettere manoscritte, 2 lettere dattiloscritte, 4 cartoline.
  • Contenuto
  • Lettere e cartoline inviate da Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, riguardanti la vita presso l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, l'esperienza a Nuoro, la sua attività di pittore, curiosità sulla vita dell'artista romano.
     Sono, inoltre, presenti all'interno del fascicolo lettere di Don Luigi M. Bigi, D. Marini Massotti, Alfredo M. Colombo (tutti afferenti all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore), D. Innocenzo Mariani e Dufanio Pinzuti.

     Di seguito si riportano i brani più significativi della corrispondenza:


     1 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli in data 26 gennaio 1956, Celle sul Rigo
     "Caro Enrico,
     ti ringrazio sinceramente di tutto e di avermi portato fin qui, costandoti anche un po' di sacrificio. [...] Mi fermo qualche giorno perché debbo dipingere un ritrattino e una lunetta per una chiesa qui vicino. Sarò a Roma alla fine del mese o al principio di febbraio. Se vuoi dipingere nel mio studio non fare complimenti è a tua disposizione. Spero che Monte Oliveto ti sia piaciuto. Quando hai voglia di andarci non devi che dirlo. Sono alla ricerca di qualche bella cornicetta per te. Per la Signora Desideri e la sua mostra non ti preoccupare al mio ritorno combineremo tutto. Se le vuoi telefonare questo è il suo numero: 761798.
     Ti abbraccio cordialmente, tuo Fumagalli"

     2 - Lettera di Don Luigi M. Bigi a Enrico Cervelli in data 30 gennaio 1956, su carta intestata dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Siena)
     "Carissimo Enrico,
     ho ricevuto l'oro che tanto gentilmente mi promettesti. Te ne sono amichevolmente grato per questa tua delicata premura che conservi a sviluppo della mia ancora troppo embrionale capacità pittorica. Spero presto di poter contraccambiare con quanto le mie forze morali permetteranno.
     Quando ci rivedremo a febbraio faremo, certamente, tante prove di oro. Al presente sono pressato, quasi, dalla necessità dello studio per i prossimi esami; quindi, non posso tanto evadere dai libri. Ti ricordo spesso e parliamo sovente di te come un vero e caro amico. Bene! Sono contento di aver fatto una così buona amicizia. [...]"

     3 - Lettera di [D. Masini Masotti?] a Enrico Cervelli, 30 gennaio 1956, su carta intestata dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Siena)
     "Egregio Amico,
     [...] Era invece mia intenzione inviarLe i miei ringraziamenti, e, insieme, dirle l'entusiasmo suscitato qua a Monteoliveto e per la sua arte e per i suoi modi così cordiali. Venerdì scorso cossi nel forno a legna. Fu un'ottima cottura all'artigiana se si eccettuano poche cose che si dovranno mettere un'altra volta al fuoco per correggere i difetti della cristallina. Io partirò domani per Volterra e non sarò di ritorno che domenica sera. Poi il quindici febbraio sarà la volta della predicazione nel duomo di Siena dove ho un impegno fino a Pasqua. Venga quando meglio Le aggrada. Saluti e augurii ad maiora.
     [D. Masini Masotti?]"

     4 - Lettera di D. Innocenzo Mariani a Enrico Cervelli, 31 gennaio 1956
     "Carissimo Enrico,
     anche se in ritardo rispondo alla tua cortese lettera, non per questo ho dimenticato la promessa di un mio interessamento per trovarti dei ferri. Ne ho parlato a Don Mario, non appena tornò da Roma, e da lui ho avuto conferma di poterti accontentare. Un suo amico di Roma ne ha e li venderebbe. [...] Per il resto un libro del quattrocento ed una miniatura per te, vedremo di accontentarti. Più urgente, ritengo [...] sia il trovare un codice quattrocentesco da regalare all'ambasciatore. Anche di questo ho parlato a Don Mario. Mi diceva di chiamarsi fortunato se fosse riuscito a trovare magari un'edizione rara del ‘milione' del ‘Polo'. Farò del mio meglio perché questo tuo desiderio venga appagato [...] Sono rimasto contento, anzi contentissimo della tua venuta a Monte Oliveto e che tu ti sia trovato bene. [...] Mi è di soddisfazione il sapere che la tavola sia di tuo gradimento [...]"

     5 - Lettera di Dufanio Pinzuti a Enrico Cervelli, 31 gennaio 1956 (sulla stessa carta dell'epistola di D. Innocenza Mariani)
     "Carissimo Enrico,
     [...] Io credo di venire a Roma verso la metà di febbraio e allora spero di accontentarla per ciò che riguarda i ferri per il cuoio. Per il codice o la miniatura non è cosa facile, data la gran rivalutazione che c'è di simili cose e il grande e schifoso mercato di antiquariato, in tutti i modi farò del mio meglio. D. Ambrogio mi ha parlato molto di lei e dei suoi metodi nuovi: sarà perciò cosa interessantissima per me vederla al lavoro. [...]"

     6 - Lettera di Alfredo M. Colombo a Enrico Cervelli, 14 marzo 1956, su carta intestata dell'Abbazia Nullius di Monte Oliveto Maggiore

     7 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, Pasqua 1956, Celle sul Rigo
     "Caro Enrico,
     grazie mille delle tue gentilezze veramente paterne. Io mi fermo qui per tutta la settimana ventura e forse qualche giorno di più. Cerca di passare la Pasqua nel migliore dei modi e, se possibile, ricordati del Padre Eterno. [...]"

     8 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 12 settembre 1956, Nuoro
     "Caro Enrico,
     Finalmente! Dopo la mia sistemazione e le molte preoccupazioni eccomi a te. Il mio arrivo qui era atteso ed io ne sono stato lusingato, però non ho formulato pensieri di superbia, essendo come al solito inutile sforzo. Ho ricominciato a dipingere e ho già fatto lo sfondo e tre figure. La materia è un po' arida però di ottimi risultati, peccato che rimane leggermente nera forse per l'olio e forse un certo nero di spolvero che ho comprato qui e che non si stacca dal muro se non con la benzina. Sono stanco e un po' demoralizzato per certi disturbi [...] Accidenti alle coliche. Speriamo passi presto [...] Renée è partita per Fiuggi?
     Cartolina di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 16 settembre 1956, Nuoro

     9 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, s.d, Nuoro
     "Caro Enrico,
     avrai già ricevuto la mia lettera. Sto meglio e lavoro [...] Ti pregherei di un favore: spediscimi subito al mio indirizzo questo materiale:
     • 2 scatole di verde smeraldo
     • 1 scatola di blu di Prussia
     • 1 scatola di rosso di cadmio
     • 1 scatola di carminio
     • 1 scatola di viola
     Avrei bisogno anche in kg 1 di bianco titanio. Se hai bisogno di soldi per queste spese fammelo sapere [...]. Ho saputo da Renée che a Roma c'è Mori, avrei voluto fargli vedere il ritratto del Sig. Fumagalli. La chiave del mio studio ce l'ha l'abate e se hai tempo puoi anche chiedergliela. Ti ringrazio intanto di tutto e saluto te e anche Mori se c'è ancora. Stammi Bene e lavora [...]"

     10 - Cartolina di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 7 ottobre 1956, Nuoro

     11 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 7 ottobre 1956, Nuoro
     "Caro Enrico,
     sono sempre in attesa dei colori e mi pare già un po' che tu l'abbia spediti. Come mai? Hai tenuto lo scontrino quando lo hai inoltrato? Puoi interessarti alla Posta e vedere. A giorni ricomincerò un'altra parete e non ho più verde smeraldo e pochissimo bianco. [...] La parete principale (il soggetto) l'ho finita, i ritocchi li faccio man mano, ora vogliono una Annunciazione sull'arco del transetto e la storia di Abramo ed Eva, tema che mi impensierisce perché bisognerà nascondere ogni cosa ed io non me la sento di fare Abramo in brache ed Eva in gonnella. [...] Del lavoro, sono soddisfatti tutti, tanto che ormai mi vogliono assegnare la chiesa completa con temi da studiarsi. Un lavoro che mi prende un anno di studio e non vorrei farlo a tempera, ma in affresco. Penso che questa tecnica sia veramente la mia e bisogna che mi ci butti a capo fitto. Quando ritornerò, tuttavia, voglio fare un po' di quadri a tempera perché è bella e luminosa. Vedrò. Tu come stai? [...] Lavori? Hai fatto qualche vendita? La Madonna in legno l'hai sistemata? Ricordati di realizzare almeno £ 200 000... Oggi riposo e intanto preparo i cartoni per il lavoro che debbo fare. [...] vorrei che mi si concedesse un po' più di libertà. Tant'è, i preti sono quel che sono e non cambieranno mai la capoccia. [...] In realtà qualche figura mi soddisfa e forse anche qualche tono. Dirai che è un po' poco, ma per me è già qualche cosa. [...] Questa cittadina però è piena di pittori e pseudo tali e ciascuno vuol insegnare qualcosa. Ciò non dispiace per la cultura, segno che questo popolo si sta svegliando e ricuperando il tempo perso. Era ora. In generale sono svegli e sensibili e tra 20 anni sforneranno forze considerevoli. [...] La Sardegna per loro è tutto, il continente li ha ignorati fino ad ora e loro si sono vendicati con l'ignorarlo completamente non ammettendone neppure l'arte e il progresso. Se vuoi trovare poi vita da banditi, non illuderti, non esiste [...]"

     12 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 21 ottobre 1956, Nuoro
     "Caro Enrico,
    Ho ricevuto il pacco coi colori. [...] Non ho ancora ricominciato la seconda parte dei miei lavori, ma sto preparando i cartoni e spero in una settimana o due di terminare anche l'Annunciazione. Questa volta però debbo lavorare a 17 m d'altezza e i palchi sono un po' traballanti. Che mi salvi la pelle! Soffro un po' di reumatismi in questi giorni, il lavoro mi ha bloccato l'articolazione [...] Questa esperienza mi ha fatto bene […] Non è tutto male, ho bisogno di vedermi riprodotto con muscoli e ciccia dato che sono tutt'ossa: forse era così anche per i grandi pittori ossuti? Non so, è un fatto che tuttavia eccita a strafare. Forse contenendomi verrà fuori qualcosa di interessante. La mia pittura è selettiva e così anche il mio carattere. [...]"

     13 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, s.d:
     "Caro Enrico,
     avrai ricevuto le fotografie, spero, e avrai notato come sia ingrassato il sottoscritto. Tuttavia sto bene di salute e grazie a Dio posso continuare il mio lavoro, il quale è ormai a buon punto. Ho ancora però l'Annunciazione e spero alla fine di questa settimana di ricominciarla, appena pronto il ponteggio.
     Dalla tua lettera mi sembra che tu mi nasconda qualcosa. Forse devi avere qualche cruccio che ti tormenta e temi che la mia amicizia ne venga meno, qualora io sapessi la verità. Se è così non mi conosci ancora e forse non hai afferrato la debolezza del sottoscritto, quella cioè di essere contento nel porgere aiuto a chi ne ha bisogno. Conosci tutto di me stesso, anche le cose più intime e non è bene, per la nostra amicizia, che tu mi nasconda le tue, in parte le so, ma in parte me le devo immaginare da me e ciò non mi piace perché non è mio costume giudicare l'operato degli altri, oppure arguire sul loro conto. Mi piace sapere tutto affinché l'aiuto che posso offrire sia totale e sincero. Perciò ti devi scaricare sinceramente con la convinzione che io non sono né peggiore né migliore di te. [...] La mia assenza ti pesa, ma credo che sia una buona occasione per consolidare la nostra amicizia. Lavora intanto e non perderti di coraggio, del quale poi ne ho bisogno anche io e come pittore e come quale che sono. [...]

     14 - Cartolina di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 30 ottobre 1956, Bonnanaro

     15 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, 4 marzo 1961, Novate Milanese
     "Caro Enrico,
     [...] Ho atteso fino ad ora perché volevo comunicarti il successo della mostra e l'interesse che ha suscitato a Milano anche tra la critica più severa. Ho trovato qui anche Carandente e n'è rimasto soddisfatto, non immaginava tanto lavoro. [...] La mostra è stata prorogata fino al 10.c.m. io sarò a Roma verso il 15 di marzo. [...]"

     16 - Lettera di Ambrogio Fumagalli a Enrico Cervelli, s.d, Novate Milanese
     " [...] A Bologna ho visto Morandi e qui a Milano ho parlato con Ghiringhelli [...] andremo da Carrà e da Sironi. [...] Salutami tanto la Signora Renée [...]
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore faldone 1
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Stato di conservazione discreto
    • Note Su alcune lettere sono riportate annotazioni in forma di appunti e piccoli schizzi, come nel caso dell'epistola del 14 marzo 1956, indirizzata da Alfredo M. Colombo a Enrico Cervelli, dove sul recto è presente la sagoma di una figura.