"**Benedetti Adriano (scultore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 167
  • Data
  • 24 gennaio 1936
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 1 , cc.: 1
  • Descrizione
  • lettera
  • Contenuto
  • Discussione ideologica sul significato ed il valore del Fascismo definito "originalità non importata perché si basa sulla tradizione" e sull'Arte del Novecento che, al contrario, "(...) non si basa sulla tradizione e tanto meno è italiana perché è Importazione": l'arte e la politica, secondo Adriano Benedetti, fanno e continueranno a fare onore alla Patria solo e soltanto se si basano sull' "autoctonia" e sulla "tradizione" ovvero, nel caso dell'arte, sul "sapiente e sul Bello" poiché altrimenti si uccide "l'Arte nera, quella della Tradizione" (come esempio di questo secondo caso, Adriano Benedetti cita un'opera in bronzo, la "Minerva" che, a suo avviso, "si condanna da sé").
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 7
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnala: la lettera (dat. Roma, 24 gennaio 1926 - XIV) pone delle perplessità: è stata scritta perché effettivamente si voleva difendere il Fascismo e l'Arte Fascista oppure per spirito di rivalità contro l'artista della "Minerva", vincitore del "I Premio dell'Arte del Novecento"?