"**Gerardi Alberto (ferraio e disegnatore)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 846
  • Data
  • 27 giugno 1923 - dicembre 1941
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 31 , cc.: 36
  • Descrizione
  • lettere manoscritte, cartoline, foto, telegrammi, busta
  • Contenuto
  • Dal carteggio con Ojetti si evidenzia come Alberto Gerardi si trovi a rappresentare la doppia veste di direttore del Museo artistico industriale di Roma da una parte e di artista dall'altra, dalla duplice vena di disegnatore e di mastro ferraio. Come direttore del Museo, Gerardi invita il critico ad incentivare l'Istituzione romana, come artista ne invoca spesso il consiglio e l'appoggio. Tuttavia il ruolo privato di Gerardi, legato alla carriera di artista, è decisamente prevalente su quello pubblico: il carteggio è quasi totalmente incentrato sulle opere del mastro ferraio. La statua di Nettunia ed il fregio votivo per la Basilica dei Getsemani in Gerusalemme sono le opere che ricorrono più frequentemente nel carteggio. Il fregio è da considerarsi un'opera essenziale nella produzione di Gerardi, per la sua importante collocazione nel Santo Sepolcro che giustifica il grande impegno dedicatogli dall'artista, testimoniato anche dalle numerose lettere incentrate su quest'argomento. Nella corrispondenza si parla spesso anche di particolari di quest'opera, che vengono riprodotti fotograficamente ed inviati ad Ojetti, in attesa di suggerimenti (le foto non sono presenti nel carteggio). Tra gli amici illustri troviamo Roberto Papini che gli richiede delle fotografie per la rivista "Dedalo" e l'architetto Giovanni Michelucci, che lo invita a partecipare ad un'esposizione fiorentina. Per intercessione di Ojetti, nel 1932 alcuni disegni di Gerardi entrano a Palazzo Pitti. Nel 1936 Gerardi partecipa alla XX Biennale veneziana con tre disegni a punta d'argento; invitato anche dalla sezione di scultura, non riesce a terminare l'opera da presentare.
     Una piccola sezione del carteggio è dedicata ad un grave lutto avvenuto nel dicembre 1936: Lucio, il figlio diciannovenne dell'artista, muore in guerra. E' contenuto in allegato una foto di Lucio con dedica commemorativa e la riproduzione di un disegno che Alberto Gerardi stava eseguendo mentre l'aveva raggiunto la terribile notizia.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 35
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Carta da lettere intestata del Regio Museo artistico industriale di Roma.
       La cartella era nominata a "Gerardi Filiberto", ma il vero nome dell'artista risulta essere dai documenti in nostro possesso Alberto. Si può ipotizzare, quindi, che il nome Filiberto sia stato attribuito erroneamente nella riorganizzazione del carteggio ad opera di Fernanda Ojetti