"Bellomi Tullo"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 155
  • Data
  • 20 marzo 1930 - 21 gennaio 1944
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 50 , cc.: 50
  • Descrizione
  • lettere, telegrammi, raccomandate, cartolina illustrata
  • Contenuto
  • Informazioni varie sulla data e sulla sede di svolgimento del "Premio Cremona" in seguito alle mutevoli decisioni di [Roberto] Farinacci; insistenti richieste ad Ugo Ojetti di presiedere al Convegno di Modena insieme a [Anselmo] Bucci ed allo stesso Tullo Bellomi e di far parte della Giuria esaminatrice del "III Premio Cremona"; espressioni varie del forte desiderio di conoscere Ugo Ojetti di persona; frequenti raccomandazioni di indossare la divisa fascista durante lo svolgimento dei numerosi "Premio Cremona".
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 6
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Si segnalano: nella lettera (dat. Cremona, 21/1/1944 - XIII) Tullo Bellomi ricorda che, quando i comunisti il 26 luglio 1944 invasero la sua casa, pur senza causare alcun vandalismo, egli insieme ad altri "vecchi" restò a difendere strenuamente la sua Patria a differenza dei "Giovani" e dei "Politici"; nella lettera (dat. Cremona, 19/1/1942 - XX) Tullo Bellomi comunica il suo prossimo viaggio in Germania, sede del "IV Premio Cremona", in compagnia di [Antonio] Maraini; nella lettera ( dat. Cremona, 20/3/1939) Tullo Bellomi raccomanda Guido Bragadini, un pittore cremonese le cui opere erano esposte alla "Biennale Internazionale d'Arte" di Venezia; nella lettera (dat. Cremona, 16/6/1939 - XVIII) si segnala una visita di [Benito] Mussolini a Cremona prevista per la fine del mese di giugno del 1939; nella lettera (dat Cremona, 22/3/1939 - XVIII) Tullo Bellomi dichiara di non essere affatto d'accordo sulla nomina di [Giulio Carlo] Argan a membro della Giuria esaminatrice del "II Premio Cremona" (allo scopo di evitare tale nomina, Tullo Bellomi aveva precedentemente chiesto a [Roberto] Farinacci di parlarne a [Giuseppe] Bottai) e comunica esplicitamente di aver fatto di tutto, insieme a [Roberto] Farinacci, per evitar ogni "tentativo di sopraffazione tendenziale"da parte di [Giulio Carlo] Argan e per far nominare [Felice] Carena rappresentante della Giuria del "II Premio Cremona" al posto di [Ardengo] Soffici (questo desiderio è ribadito anche nella lettera (dat. Cremona, 29/3/1940)); nella lettera (dat. Cremona, 29/3/1940) emerge la volontà del pittore Bruno Amadio di trasferirsi a Venezia per terminare il quadro in gara per il "Premio Cremona"; nella lettera (dat. Cremona, 19/6/1940) si comunica l'assegnazione ad Ugo Ojetti di duemilalire come compenso per il ruolo svolto nell'ambito della Giuria del "Premio Cremona"; nella lettera (dat. Roma, 23/6/1940 - XVIII) Tullo Bellomi comunica l'intenzione di [Roberto] Farinacci di "far man bassa" delle opere presenti in Francia, in particolare nel Museo del Louvre, poiché considerava una "rapina" il possesso francese delle opere artistiche italiane; nella lettera (dat. Cremona, 10/7/1940 - XVIII) si ribadisce il forte interesse di [Roberto] Farinacci alla restituzione del patrimonio artistico italiano ed emerge, inoltre, che [Marino] Lazzari aveva suggerito a Tullo Bellomi di esortare vivamente [Roberto] Farinacci a sostenere strenuamente la "tesi totalitaria o quasi" di [Giuseppe] Bottai; la lettera (dat. Cremona, 8/1/1941- Anno XIX) evidenzia la volontà di [Roberto] Farinacci di conoscere personalmente Ugo Ojetti; nella lettera (dat. Cremona, 9/1/1941 - XIIX) si dichiara il carattere apertamente politico del "Premio Cremona" a differenza del "Premio Bergamo" "di carattere tipicamente tendenziale"; nella lettera (dat. Cremona, 2/2/1941 - XIX) emerge che molti artisti definiti "imbianchini" furono richiamati alla leva in seguito allo scoppio del secondo conflitto mondiale; nella lettera (dat. Cremona, 2/4/1941 - XIX) si fa presente che [Giulio Carlo] Argan è stato sostituito dal prof. [Guglielmo] Pacchioni, Soprintendente delle Gallerie di Milano e rappresentante del Ministero dell'Educazione Nazionale nel Consiglio di Amministrazione dell'Ente Autonomo per le Manifestazioni Artistiche Cremonesi, poiché " (…) è pienamente nell'ordine delle nostre idee"; nella stessa lettera (dat. Cremona, 2/4/1941 - XIX), inoltre, si comunica che Ugo Ojetti, [Anselmo] Bucci e [Felice] Carena furono chiamati da [Roberto] Farinacci a rappresentare l'Ente Autonomo per le Manifestazioni Artistiche Cremonesi.