1907 - 1958
  • Livello
  • sottounità archivistica
  • Numero definitivo
  • 2
  • Data
  • 28 marzo 1907 - 7 maggio 1958
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 116 , cc.: 150
  • Descrizione
  • lettere manoscritte, cartoline, foto, telegrammi, trascrizione dattiloscritta della corrispondenza di Ojetti con Ghiglia
  • Contenuto
  • In questa sezione del carteggio si parla nuovamente della Società promotrice di belle arti e delle sue esposizioni con dei toni non particolarmente elogiativi: secondo Ghiglia queste rassegne sarebbero in qualche modo pilotate manifestando una marcata contrarietà a prendervi parte. In una lettera il pittore si dice felice dell'acquisto da parte di Ojetti di un proprio quadro rappresentante delle rose; in un'altra missiva si fa riferimento ad una maschera eseguita per il critico. Ancora, in seguito all'invio di una cartolina di un'opera di Goya, un nudo di donna, Ghiglia, profondamente colpito dal dipinto, decide di eleggere il pittore spagnolo a suo maestro. In una lettera del settembre del 1912, si parla dell'impegno del pittore nella stesura della monografia su Fattori e del suo zelo nel seguire il lavoro dell'ingegner Alinari sulle riproduzioni fotografiche dei dipinti; inoltre Ghiglia chiede ad Ojetti di fargli avere un permesso dal comune di Firenze per la riproduzione delle "Bagnanti" e domanda anche al critico l'autorizzazione di fotografare alcune opere di Fattori della sua collezione. Questa sezione contiene anche dei ritratti fotografici di Ghiglia e foto di famiglia in villeggiatura, forse a Castiglioncello, presso Villa Calvetti, dove il pittore si recava generalmente per le vacanze estive. In una lettera del luglio del 1913 Ghiglia si dichiara orgoglioso che la sua "Donna in faccende" sia stata acquistata dagli Ojetti. Nell'ottobre dello stesso anno, il pittore si dice compiaciuto del fatto che il suo ex-libris con Pierrot sulla scala per la luna, lavoro che era stato fonte di grandi difficoltà, abbia soddisfatto le aspettative del suo committente. Nel gennaio del 1914 Ghiglia è impegnato nella composizione della grande natura morta per la sala da pranzo degli Ojetti. Un telegramma informa il critico dell'inaugurazione della mostra delle opere di Fattori della raccolta Malesci per il 28 aprile 1914; Ghiglia confida che Ojetti scriva una recensione molto positiva sul grande maestro, amico del pittore. Da un'altra lettera veniamo a conoscenza che la mostra su Fattori si sarebbe tenuta in tre grandi sale di palazzo Mancini (non viene specificata la città) e si sarebbe conclusa con un'asta pubblica. Quest'ultimo particolare irrita particolarmente Ojetti, che vede dietro la mostra un'occasione speculativa., per di più coinvolto in prima persona perché invitato da Ghiglia a pubblicizzare l'evento con articoli entusiastici. Ghiglia nella stessa lettera nega ogni coinvolgimento nell'asta, cercando di chiarire l'equivoco. In una lettera del giugno del '21, il pittore comunica ad Ojetti di aver mandato un telegramma per ringraziare il sindaco di Venezia per l'invito all'esposizione (supponiamo si tratti della Biennale). Ancora nella stessa lettera si parla di una commissione di due dipinti per il commendator Pesaro, prezzo concordato in lire cinquemila per ciascun dipinto; inoltre viene comunicato che il signor Vannini Parenti aveva già comprato tre opere di Ghiglia per la Galleria del Perù.
     Alcune lettere sono indirizzate a Bacci (amministratore di Ojetti, al quale Ghiglia corrispondeva la pigione della propria abitazione a Firenze; gli Ojetti infatti avevano messo a disposizione di Ghiglia una villetta di loro proprietà ad un prezzo di favore) e Petroni, probabile successivo amministratore: ad entrambi il pittore chiede proroghe per il saldo dell'affitto.
     Tra gli amici citati, ricorre spesso Papini.
  • Unità di conservazione
    • Stato di conservazione buono
    • Note Molto interessanti le foto ritratto di Ghiglia, le foto di famiglia e quelle con gli amici, queste ultime scattate nei luoghi di villeggiatura e denotate da grande immediatezza.