Valori plastici
- Livello
- fondo
- Data
- 1848 - 1985
- Descrizione fisica
- 6159 docc.
- Soggetto conservatore
- Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
- Soggetto produttore
-
Broglio Mario
Zur Muehlen Edita Walterowna von
de Canino Georges Valori plastici - Storia istituzionale
- II Fondo Valori Plastici, conservato presso la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, «si riferisce [...] e corrisponde innanzitutto, in senso biografico, alle figure di Mario ed Edita Broglio e, a seguire, alla complessa rete di rapporti da loro intrecciati, puntualmente ricostruibili attraverso lettere e vari documenti, per promuovere sia un'attività culturale sia editoriale ed espositiva, sia di collezionismo e di mercato d'arte. [...] Polo centrale di questa intensa attività fu Roma: Mario Broglio (Piacenza 1891 - Lucca 1948) vi aveva frequentato l'Accademia di Belle Arti, allievo di Sartorio e Cambellotti e compagno di Cipriano Efisio Oppo e Amerigo Bartoli; si era inoltre formato in quel clima di aggiornamento culturale suscitato nel 1911 dalla Mostra Internazionale del Cinquantennio dell'Unità e dalle Secessioni del 1913 e del 1914. [...] Broglio collabora al Giornale del Mattino di Bologna, riportando cronache delle mostre romane; ma la sua idea è quella di creare un proprio organo di diffusione d'arte, sull'esempio, nei propositi, di quanto andavano facendo l'amico Papini e i suoi collaboratori, da Cardarelli a Mario Baccelli, sulla terza pagina del quotidiano romano Il Tempo e che preludeva l'apertura alle ricerche letterarie della Ronda. La data di inizio del movimento Valori Plastici coincide con l'uscita dell'omonima rivista nel 1918, fondata assieme a Roberto Melli e presente in Archivio con i numeri pressoché al completo. [...] Valori Plastici voleva porsi, concettualmente, rispetto alla storia della critica in sintonia con un'indagine e una valutazione formale puro visibilistica degli eventi artistici e raccogliere un appello diffuso di ritorno all'ordine tramite il classicismo. Di fatto la rivista seppe coagulare intorno a sé forze intellettuali disomogenee, ma anche quelle dominanti e più incisive del tempo, innanzitutto portatrici del messaggio della pittura metafisica. Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio furono i collaboratori assidui e presenze determinanti degli orientamenti del periodico, affiancati da Melli, de Pisis, Soffici, Emilio; mentre Morandi e Martini vi comparvero solo con le riproduzioni delle loro opere. Il programma generale era quello di rifondare una filosofia dell'arte, in cui l'artista stesso, in prima persona, si pone come nuovo filosofo, interprete delle necessità e delle finalità del proprio operato. [...] Gli spazi di Valori Plastici sono aperti anche al contributo di autori stranieri e a un necessario confronto con la situazione europea e con le esperienze delle avanguardie storiche. Ma trattandosi di una rivista di tendenza, i dibattiti appaiono piuttosto limitati dalla propensione a privilegiare comunque la linea italiana e a valutare gli altri artisti sul metro dei propri presupposti teorici. [...] Mario Broglio aveva nel frattempo cominciato la sua attività di collezionista e mercante: Carrà, de Chirico, Morandi, Martini, oltre che Francalancia e la moglie Edita Walterowna Zur-Muehlen, figurano in un elenco di opere con i relativi prezzi nel contratto redatto da Broglio il 3 aprile del 1921 per il socio Mario Girardon. La collezione vanta i maggiori capolavori di questi artisti e, come risulta da un'altra lettera del settembre 1922, si prevedeva di creare anche un'apposita "galleria d'arte moderna" aperta al pubblico. La documentazione, relativa alla corrispondenza con artisti, è la traccia evidente di rapporti a distanza affidabili al solo mezzo epistolare e concentrata soprattutto su problemi di carattere pratico, quali stipulazioni di contratti e pressanti richieste di carattere finanziario rivolte a Broglio. Non mancano sue allusioni a personalità difficili, come nel caso dello scambio epistolare con Arturo Martini [...]. Nella storia di Valori Plastici il 1922 fu un anno importante: segnò, infatti, sia la presentazione ufficiale al pubblico italiano delle opere del gruppo con la Primavera Fiorentina, tiepidamente accolta dalla critica, sia poco dopo, la chiusura della rivista. Le pubblicazioni di Valori plastici compaiono ampiamente documentate nel percorso espositivo Cominciate nel 1919 con il catalogo della mostra romana di Dazzi, presentata da Ojetti, continuarono con i libri di Massimo Bontempelli, Siepe a Nord Ovest, illustrato con disegni di de Chirico (già acquisiti dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna) e fino al 1925, con la serie di piccole monografie dedicate agli antichi maestri e ai contemporanei tra Ottocento e Novecento. Riferito al primo progetto uscì solo Giotto di Carrà, un testo di successo, che allargava il raggio di ricognizione storica con i riferimenti all'arte dei primitivi. Proseguivano, invece, importanti studi monografici dedicati ai maggiori artisti italiani ed europei, per la maggior parte curati dagli stessi precedenti collaboratori. Altre iniziative editoriali di Broglio furono, tra il 1922 e il 1924, la serie Civiltà artistiche , che [...] aprivano ad una comprensione universalistica dell'arte, allargata anche alle altre civiltà, da quelle orientali alla scultura africana, all'arte medievale: mentre nuovi studi critici sull'arte italiana, tra il Trecento e il Quattrocento, verranno via via intrapresi (in una collana che manterrà il nome della stessa casa editrice, anche quando passerà a Hoepli a Milano) e dati alle stampe dagli storici dell'arte, da Adolfo Venturi, Mario Salmi, Roberto Longhi, Antonio Morassi, Bernhard Berenson, Cesare Brandi. Sciolto ufficialmente nel 1925 il gruppo Valori Plastici, ciascuno continuò a lavorare per proprio conto, prendendo destinazioni diverse. Anche la collezione fu poco dopo divisa, come testimonia una lettera del 13 gennaio 1934, spedita da New York, da Mario Girardon a Mario Broglio, allora residente a Parigi» (tratto da Anna Imponente, L'Archivio Valori Plastici, in Officina della critica. Libri, cataloghi e carte d'archivio catalogo della mostra (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, 20 dicembre 1991 - 4 marzo 1992), Electa, Milano 1991, pp. 77-79)
- Storia archivistica
- Il Fondo Valori Plastici, formatosi grazie all'opera di Mario Broglio e Edita Walterowna Zur Muehlen, negli anni '70 è passato di proprietà a Georges de Canino, il quale ha arricchito il patrimonio avuto in eredità con la documentazione personale. Nel 1990 il Fondo Valori Plastici , messo all'asta dalla Christe's, è stato dichiarato di "eccezionale interesse storico-artistico" con decreto ministeriale del 9 aprile 1990, (é conservata nel Fondo la relativa documentazione costituita da: lettera della Galleria al Ministero di proposta di vincolo e di acquisto, lettera della Galleria a Christie's con la dichiarazione di rilevante interesse storico artistico, successivo decreto ministeriale e primo regesto) ai sensi dell'art. 5 della L. 1 giugno 1939 n°1089. Divenuto di proprietà dallo Stato italiano, è entrato a far parte dei Fondi Storici della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma dove attualmente è conservato
- Modalità di acquisizione
- Acquisito dallo Stato con diritto di prelazione, poichè dichiarato "di eccezionale interesse storico-artisitco", il 10 aprile del 1990 dalla Casa d'aste Christie's per il valore di 280.000.000 di lire. N. inv. 8904
- Contenuto
- La documentazione conservata nel Fondo Valori Plastici abbraccia un arco di tempo compreso tra il 1848 e il 1985 ed è suddivisa in quattro grandi sezioni (Documenti, Immagini, Biblioteca e Oggetti d'arte) che sono a loro volta articolate in Serie.
Nella Serie 1 della Sezione Documenti sono presenti documenti relativi alle vicende biografie e all'attività artistica di Mario Broglio (Piacenza 1891 - S. Michele di Moriano 1948) e della moglie di origine russa Edita Walterowna Zur-Muehlen (Smiltene 1886 - Roma 1977).
La Serie 2 raccoglie la documentazione riguardante le pubblicazioni della casa editrice Valori Plastici, l'attività espositiva dell'omonimo movimento e il progetto "Premio Valori Plastici".
Nella Serie 3 sono conservate:
-la corrispondenza privata tra i Broglio (Mario e Edita) e familiari (Emilio Broglio, Raiumnd von Zur-Muehlen, la famiglia Armijon), amici, artisti e conoscenti vari
-la documentazione e la corrispondenza tra i Broglio e i vari collaboratori della rivista Valori Plastici e/o dell'omonima casa editrice (Emilio Cecchi, Jean Chuzeville, Giuseppe Galassi, André Lhote, Arturo Martini, Paul Muratoff, ecc.)
-la corrispondenza tra i Broglio e le varie tipografie (Arte della stampa, Arti grafiche Panetto e Petrelli) e case editrici (Electa, Gallimard, Ulrico Hoepli, Florian Kupferberg ecc.)
-la documentazione e la corrispondenza riguardante la causa giudiziaria intentata da Edita Broglio contro la casa editrice Hoepli
-la documentazione e la corrispondenza relativa ai rapporti di Mario Broglio con i mercanti e galleristi d'arte (Vittorio E. Barbaroux, Flaminio Martellotti e Mario Girardon)
-la corrispondenza tra i Broglio ed enti (Biennale di Venezia, Quadriennale di Roma), musei (Palazzo Strozzi di Firenze, Noorbrabants Museum di Den Bosch) e gallerie d'arte (La Nuova Pesa di Roma, L'Aureliana di Roma), relativa alle mostre personali e collettive
-la documentazione e gli inviti a mostre riguardanti vari artisti (Giacomo Balla, Vincenzo Ciardo, Giorgio de Chirico, Max Fabre, Pablo Picasso, Ottorino Respighi, Maria Signorelli, ecc.)
-la corrispondenza inviata a Georges de Canino (da Marc, Chagall, Jone Morino, Philippe Soupault ecc.)
-la corrispondenza inviata a Mario Broglio, a Edita Walterowna von Zur Muehlen e alla casa editrice Valori Plastici da varie personalità ed istituzioni riguardanti diversi argomenti
-corrispondenza varia non indirizzata né ai Broglio né alla casa editrice Valori Plastici
La quarta Serie comprende una cospicua raccolta di ritagli stampa, estratti e fotocopie con articoli e saggi pubblicati in vari periodici italiani e stranieri tra il 1916 e il 1979. Si tratta di un'interessante rassegna stampa relativa, per la maggior parte, ai principali esponenti del movimento Valori Plastici, all'omonima rivista, alle pubblicazioni curate e/o edite dalla casa editrice Valori Plastici, alle esposizioni e mostre d'arte (collettive e personali).
Nell'ultima serie è stato riunito un materiale piuttosto eterogeneo non inquadrabile nelle quattro serie in cui è suddivisa la sezione I
La Sezione II è divisa in cinque Serie che comprendono immagini (fotografie, negativi, diapositive, lastre, cartoline) di:
1. Mario Broglio e Edita Walterowna von Zur Muehlen, delle loro opere e dei familiari
2. opere di vari artisti
3. pittori, scultori, poeti, musicisti, critici d'arte, re, imperatori e personaggi vari
4. mostre ed eventi particolari
5. città e paesi
La Sezione Biblioteca è suddivisa in quattro Serie: nella prima sono conservati i numeri della rivista Valori Plastici in edizione italiana e edizione francese; nella seconda le edizioni di o a cura di Valori Plastici; nella terza e nella quarta sono presenti rispettivamente volumi (monografie, antologie, cataloghi d'arte ecc.) e periodici vari provenienti per la maggior parte dalla biblioteca dei coniugi Broglio.
L'ultima Sezione Oggetti d'arte raccoglie disegni, incisioni, dipinti di Mario Broglio, Edita Walterowna Zur-Muehlen e di artisti quali Amerigo Natinguerra Bartoli, Francesco Cangiullo, Othon Coubine, Adriana Darù, Georges de Canino, Giorgio de Chirico, Serge Ferat, Valerio Fraschetti, Franco Gentilini, Michel Larionov, Paul Mansouroff, Leonetta Cecchi Pieraccini, André Salmon, Alberto Savinio
- Ordinamento e struttura
- Un primo intervento di ordinamento del Fondo, realizzato da Diana di Berardino, è stato finalizzato a ricostruire la struttura originaria dell'"Archivio Valori Plastici". Sono stati quindi individuati nuclei documentari omogenei attraverso un'opera di censimento di tutti i pezzi conservati. Successivamente, dal 28 marzo al 9 dicembre del 2008, è stata svolta dapprima un'attività di lettura, studio, esame e riordinamento di tutto il patrimonio conservato nel Fondo per poi passare all'elaborazione di una nuova schedatura informatica, realizzata tramite il software Gea. Questo lavoro ha permesso da un lato di razionalizzare e migliorare la conservazione del materiale archivistico e dall'altro di creare un regesto dettagliato di tutta la documentazione presente in un fondo assai complesso qual è quello sui Valori Plastici. Lo scopo di tale opera di revisione è stato quello di dar vita ad una struttura organizzativa più funzionale, in grado di migliorare la fruibilità del patrimonio da parte degli utenti. La struttura del Fondo Valori Plastici, che presenta una gran varietà di tipologie documentarie, è gerarchica. Si parte da quattro grandi Sezioni che sono a loro volta articolate in Serie, per poi passare alle Unità Archivistiche, ai Sottofascicoli fino ad arrivare, in alcuni casi, alle singole schede bibliografiche. I criteri metodologici adottati per portare a termine in maniera ottimale l'intervento di revisione del dell'ordinamento e della struttura del fondo sono: 1) una nuova e più funzionale disposizione del materiale, ottenuta tramite lo spostamento dei documenti e la creazione di ulteriori serie, unità archivistiche, sottofascicoli, cartelle e buste 2) il riordinamento dei documenti contenuti in ogni unità di conservazione (unità archivistica, sottofascicolo, cartella e busta) secondo un criterio cronologico 3) l'inserimento dei documenti di piccole dimensioni o in cattivo e mediocre stato di conservazione in delle buste 4) una nuova numerazione, più uniforme e omogenea, di tutti i singoli pezzi conservati nelle prime tre sezioni del Fondo. Di conseguenza sono stati utilizzati i seguenti sistemi di numerazione: -le copie di uno stesso documento, fotografia o volume sono state contraddistinte con la numerazione latina (bis, ter, quater, quinquies....) affianco al numero di corda -gli allegati sono stati contrassegnati con le lettere dell'alfabeto (a, b, c, d....) in aggiunta al numero di corda -gli articoli a stampa della Sezione I / Serie 4 che sono presenti su un unico supporto cartaceo o ritaglio stampa , riportano le lettere dell'alfabeto (a, b, c, d ) accanto al numero di corda La nuova schedatura informatica del Fondo Valori Plastici è stata realizzata attraverso una serie di operazioni che hanno permesso di dar vita ad un database più aggiornato, ossia: 1) il perfezionamento dei dati incompleti attraverso approfondite ricerche bibliografiche e on-line 2) la compilazione di elenchi analitici dei singoli pezzi contenuti in ogni unità archivistica e in ogni sottofascicolo 3) l'elaborazione degli indici degli testi pubblicati nei periodici (ad eccezione dei quotidiani) presenti nella Sezione III / Serie 5 4) la realizzazione di una serie di collegamenti ipertestuali (correlazioni) tra le varie schede informatiche inserite nel database 5) il riconoscimento di gran parte delle immagini non identificate, conservate nella Sezione II, attraverso la consultazione delle monografie sui vari artisti che ha permesso di risalire al titolo delle opere 6) l'aggiunta di immagini fotografiche di alcuni dei documenti conservati nel fondo STRUTTURA SEZIONE I Documenti SERIE 1 Mario Broglio e Edita Walterowna Zur Muehlen SERIE 2 Valori Plastici SERIE 3 Corrispondenza e documentazione monografica SERIE 4 Rassegna a stampa SERIE 5 Miscellanea SEZIONE II Immagini SERIE 1 Mario Broglio e Edita Walterowna Zur-Muehlen SERIE 2 Opere d'arte SERIE 3 Personaggi SERIE 4 Mostre ed eventi particolari SERIE 5 Città e paesi SEZIONE III Biblioteca SERIE 1 Rivista "Valori Plastici" SOTTOSERIE 1 Edizione italiana SOTTOSERIE 2 Edizione francese SERIE 2 Edizioni di o a cura di "Valori Plastici" SOTTOSERIE 1 Collana "Antichi maestri italiani" SOTTOSERIE 2 Collana "Art et artistes français" SOTTOSERIE 3 Collana "La civiltà artistica" SOTTOSERIE 4 Collana "Les artistes nouveaux" SOTTOSERIE 5 Collezione "Valori Plastici" SOTTOSERIE 6 Edizioni fuori collane SOTTOSERIE 7 Edizioni d'arte SERIE 3 Edizioni varie SERIE 4 Periodici vari SEZIONE IV Oggetti d'arte
- Strumenti archivistici
- Strumenti archivistici -Inventario cartaceo a cura di Barbara Tomassi conservato presso l'Ufficio Inventario -Inventario cartaceo acquisito dalla Galleria nazionale d'arte moderna insieme al Fondo Valori Plastici nel 1990, conservato presso l'Ufficio dei Fondi Storici -Schedatura in formato digitale realizzata con il software Gea (La prima elaborazione informatica del database è stata effettuata nel 2001 da Diana di Berardino. La seconda e attuale schedatura è stata realizzata dalla dottoressa Stefania Laudoni, in seguito ad un nuovo intervento di ordinamento del Fondo attuato dal 28 marzo al 9 dicembre del 2008). Successive modifiche a cura di Clementina Conte. Controllo dei dati e pubblicazione sul WEB a cura di Claudia Palma. Prima pubblicazione sul WEB anno 2004.
- Bibliografia
- -Fossati Paolo, Valori Plastici 1918 - 22, Einaudi, Torino 1981 -Christie's Roma, Archivio di Valori Plastici, 10 aprile 1990, n°184, Christi'e's, Roma 1990 -Imponente Anna, L'Archivio Valori Plastici, in Officina della critica. Libri, cataloghi e carte d'archivio catalogo della mostra (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, 20 dicembre 1991 - 4 marzo 1992), Electa, Milano 1991, pp. 77-79 -Fossati Paolo, Rosazza Ferraris Patrizi, Velani Livia (a cura di), Valori Plastici. XIII Quadriennale, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 28 ottobre 1998 - 18 gennaio 1999) Skira, Milano 1998
- Persone
-
Baccelli Mario
Bartoli Natinguerra Amerigo
Berenson Bernhard
Brandi Cesare
Broglio Emilio
Buontempelli Massimo
Cambellotti Duilio
Cangiullo Francesco
Cardarelli Vincenzo
Carrà Carlo
Cecchi Emilio
Clavel Gilbert
Cocteau Jean
De Chirico Giorgio
Clive Bell
Dazzi Arturo
De Pisis Filippo
Di Berardino Diana
Folgore Luciano
Fossati Paolo
Francalancia Riccardo
Girardon Mario
Imponente Anna
Jacob Max
Kandinsky Vasilij
Laudoni Stefania
Longhi Roberto
Marinetti Filippo Tommaso
Martini Arturo
Melli Roberto
Morassi Antonio
Ojetti Ugo
Oppo Cipriano Efisio
Palma Claudia
Papini Giovanni
Rosazza Ferraris Patrizia
Salmi Mario
Sartorio Giulio Aristide
Savinio Alberto
Severini Gino
Soffici Ardengo
Tavolato Italo
Velani Livia
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