Segreteria Biennale di Venezia
  • Livello
  • serie
  • Data
  • 4 aprile 1925 - 9 maggio 1959
  • Descrizione fisica
  • docc. 5764
  • Soggetto produttore
  • Maraini Antonio
  • Contenuto
  • Documentazione riguardante la nomina di A. Maraini prima a membro del Consiglio direttivo (1925) e poi a segretario della Biennale di Venezia (1927), le singole Biennali dal 1926 al 1944, le manifestazioni collaterali, la rassegna stampa relativa, la fondazione dell'Archivio storico d'arte contemporanea annesso alla Biennale.
     Nel 1926 Pica è costretto da motivi di salute a dimettersi e il conte Pietro Orsi, divenuto contemporaneamente Podestà di Venezia e Presidente della Biennale, nomina A. Maraini nuovo Segretario Generale. Nel 1928 prende vita il primo Archivio della Biennale, denominato Istituto Storico d'Arte Contemporanea. Le prime Biennali d'arte perseguono la tradizione di apertura verso l'arte francese (anche se con toni sempre più retorici e legati al risveglio artistico italiano) e nel 1928 viene allestita la mostra sulla Scuola di Parigi con opere di Bissière, Chagall, Ernst e Zadkine. Grande attenzione viene data agli artisti che risiedono in quegli anni a Parigi, tanto che nel 1930 la Biennale dedica una sala agli Appels d'Italie, la mostra è curata da Mario Tozzi e introdotta da Waldemar George; mentre nel 1932 Severini presenta una Mostra degli italiani a Parigi, in cui si espongono, tra le altre opere, "I gladiatori" di G. De Chirico. In questi anni il padiglione francese ospita retrospettive (Gauguin, Tolouse-Lautrec, Monet, Manet, Degas, Renoir) e presenta maestri contemporanei come Matisse (1928), Van Dongen (1930) e Zadkine (1932). La Gran Bretagna organizza personali di Nicholson, Epstein e Moore, mentre la Germania, prima dell'avvento del nazismo, presenta Marc, Nolde, Klee e gli espressionisti Dix, Hofer, Beckmann, Kirchner e Schmidt-Rottluff.
     Con Regio Decreto Legge 13-1-1930 n. 33, la Biennale diventa Ente Autonomo. Le modalità del finanziamento e lo Statuto dell'Ente sono stabiliti con decreto nel 1931. Questa trasformazione fa sì che la Biennale passi dal controllo del Comune di Venezia a quello dello Stato fascista. Il Presidente Giuseppe Volpi di Misurata, imprenditore tra i fondatori dell'area industriale di Marghera, succede al Podestà Ettore Zorzi al vertice dell'istituzione veneziana. A Volpi va il merito di aver allargato i confini della Biennale al di là del settore delle arti visive: egli promuove due Convegni di Poesia (1932 e 1934) e le prime mostre all'estero organizzate dalla Biennale e soprattutto istituisce i festival internazionali: il Festival della Musica (1930), il Festival del Teatro (1934) e l'Esposizione Internazionale d'Arte Cinematografica (1932).
  • Ordinamento e struttura
  • All'interno di ogni cartella i fascicoli sono sistemati in ordine cronologico. La schedatura della serie è completa tranne che per il conteggio delle carte, che manca in alcune Unità Archivistiche.