"Archivio arte contemporanea"
- Livello
- sottoserie
- Data
- 3 gennaio 1932 - 31 agosto 1943
- Descrizione fisica
- docc. 204, cc. 365
- Soggetto produttore
- Maraini Antonio
- Contenuto
- Nel 1928 la Biennale avverte la necessità di costituire un vero e proprio Archivio d'arte contemporanea, annesso all'Esposizione Internazionale. Il promotore di tale iniziativa è A. Maraini, che si adopera per ottenere dei locali in San Marco, all'interno di Palazzo Ducale. In questo modo, la corrispondenza e il materiale documentario inizialmente accumulati in un magazzino al primo piano di Palazzo Loredan vengono trasferiti in una saletta al piano terra di Palazzo Ducale, andando a costituire il primo nucleo della futura Biblioteca dell'ASAC. L'8 novembre del 1928 viene inaugurato l'Istituto Storico d'Arte Contemporanea, con la direzione affidata a Domenico Varagnolo, poeta e commediografo dialettale. Nel 1930, quando la Biennale è trasformata in Ente autonomo, a seguito del R.D.L. 13 gennaio 1930, n. 33, allarga la sua sede ad altre sale attigue di Palazzo Ducale e l'Istituto Storico di Arte Contemporanea assume il nome di Archivio Storico d'Arte Contemporanea. Intanto, sempre sotto la direzione di Varagnolo, avviati i meccanismi di incremento del patrimonio dell'Archivio, l'opera di raccolta delle collezioni viene ulteriormente potenziata e vengono stretti rapporti con le maggiori case editrici e librerie nazionali ed estere. Nel 1934 l'Archivio inaugura anche la propria attività editoriale, con la pubblicazione di un periodico: "L'arte nelle mostre italiane", edito fino al 1941 quando la guerra ne causerà la sospensione.
- Ordinamento e struttura
- All'interno della cartella i fascicoli sono sistemati in ordine cronologico.