"Bernardi Marziano (scrittore d'arte)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 182
  • Data
  • 26 maggio 1921 - 13 settembre 1966
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 135 , cc.: 135
  • Descrizione
  • minute, lettere, cartoline illustrate, telegrammi, biglietti da visita, cartoline postali, ritaglio stampa
  • Contenuto
  • Lusinghieri ringraziamenti per i positivi giudizi sulle opere di Marziano Bernardi espressi da Ojetti sul Corriere della Sera e su Pan; rapporti di collaborazione di tipo professionale riguardanti soprattutto la risistemazione dei musei torinesi.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 7
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note si segnalano: alla lettera (dat. Torino, 24 febbraio 1959) sono allegati n. 4 copie dattiloscritte di lettere di Ugo Ojetti a Marziano Bernardi; alla lettera (dat. Torino, 3 giugno 1959) sono allegati n. 3 copie dattiloscritte di lettere di Ugo Ojetti a Marziano Bernardi; alla lettera (dat. Torino, 31 luglio 1959) sono allegate n. 3 lettere originali di Ugo Ojetti a Marziano Bernardi; nella lettera (dat. Torino, 23 luglio 1932 - X) Marziano Bernardi ringrazia vivamente Ojetti per avergli consentito di pubblicare su Pegaso il suo articolo su Antonio Fontanesi; nella lettera (dat. Torino, 28 novembre 1933 - XII) si evince il valore decisivo del giudizio critico di Ugo Ojetti, il quale, a detta di tutti "può far tutto"; nella lettera (dat. Torino, 16 marzo 1941 - XIX) Marziano Bernardi dichiara la sua volontà di impegnarsi "per la salvezza della cultura italiana e del buon senso critico" poiché, a suo avviso, "la babilonia" stava diventando sempre più "ufficiale" ovvero "ignoranza legalizzata, vizio mentale benedetto e consacrato", definisce, inoltre, [Giulio Carlo] Argan "un piccolo "ras" della cultura artistica italiana" e critica, infine, Albino Galvano; nella lettera a Fernanda Ojetti (dat. Torino, 16 febbraio 1946) Marziano Bernardi confessa di aver rinunciato, in passato, a scrivere sulla Stampa poiché si era reso conto di non essere più libero e di non approvare l'adesione di Ojetti alla Repubblica Neofascista.