"Giovannoni Gustavo (architetto)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 881
  • Data
  • 30 settembre 1907 - 18 marzo 1942
  • Soggetto produttore
  • Ojetti Ugo
  • Consistenza
  • docc.: 172 , cc.: 215
  • Descrizione
  • lettere manoscritte; lettere dattiloscritte; cartoline; biglietti; telegrammi
  • Contenuto
  • Nel carteggio, sin dalle prime lettere, traspare una grande stima da parte di Giovannoni per Ojetti, infatti l'architetto chiede spesso ad Ojetti pareri sia sulle questione edilizie, quali ad esempio gli studi per la ricostruzione dei paesi distrutti dalla guerra e dal terremoto, sia su articoli riguardanti la storia dell'arte, che su questioni politiche.
     In una missiva Giovannoni fa richiesta ad Ojetti di partecipare come relatore ad un ciclo di conferenze per beneficenza organizzato dall'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura di Roma e la Croce Rossa Italiana.
     Si fa riferimento all'intenzione da parte sia di Ojetti che di Giovannoni di voler revisionare le norme per i pubblici concorsi d'arte e di architettura.
     Una lettera del 4 ottobre del 1923 fa riferimento ad un concorso per il monumento in Santa Croce a Firenze di cui Ojetti e Giovannoni fanno parte della giuria.
     Giovannoni con la lettera del 27 marzo 1924 porge ad Ojetti le condoglianze per la morte del padre.
     Gran parte della corrispondenza è composta da lettere in cui Giovannoni e Ojetti prendono accordi per le voci riguardanti l'arte e l'architettura in Italia da inserire nell'Enciclopedia Italiana. Questa sezione è molto interessante perchè contiene lo scambio di opinioni riguardo i termini da usare e gli studiosi, architetti e storici dell'arte, che potrebbero scrivere le varie voci. Con la missiva del 16 settembre 1926, Giovannoni chiede aiuto ad Ojetti per salvare la Rivista d'Architettura, di cui è fondatore, da attacchi di vario tipo che la vogliono stravolgere portandola verso nuove tendenze; questa tesi è sostenuta soprattutto da Marcello Piacentini che Giovannoni dice colto da una ambizione e da una volontà di non apparire "un sorpassato" fuori da ogni logica.
     Giovannoni manda ad Ojetti una copia di una lettera che aveva scritto al senatore Gentile a proposito della querelle sorta in merito alla voce architettura antica sull'Enciclopedia Italiana: gli archeologi sostenevano che la materia non poteva essere scritta dagli architetti perchè non del tutto preparati. Questa presa di posizione fa indignare fortemente Giovannoni che nella lettera scrive di voler dare le dimissioni da caposezione della voce architettura. Nella lettera che segue, si evince che sotto le insistenze di Gentile rinuncia all'intento.
     Un'altra parte del carteggio è occupata da considerazioni su problemi , non precisati, durante un concorso per lavori urbanistici a La Spezia.
     La lettera dell'undici febbraio 1932 contiene il curriculum vitae di Giovannoni.
     Inoltre vi sono accenni alla costruzione della nuova sede dell'Accademia di San Luca, di cui Giovannoni fu Presidente, e ai problemi della scelta della locazione.
     Sono presenti, anche, delle considerazioni sulla costruzione della nuova stazione di Santa Maria Novella a Firenze.
     Nella lettera datata 29/10/1932 Giovannoni invita Ojetti all'inaugurazione della nuova sede della Scuola di Architettura a Valle Giulia a Roma. A cui Ojetti partecipò.
     Con la missiva del 29 novembre 1932 Giovannoni comunica ad Ojetti che come nuova sede dell'Accademia di San Luca è stato acquistato il borrominiano palazzo Carpegna a Via della Stamperia a Roma.
     Molto interessante appare il riferimento a delle proposte che l'Ingegnere Giuntoli avrebbe sottoposto a Giovannoni riguardo il rinnovo del piano regolatore di Firenze; argomento trattato anche nel carteggio tra Ojetti e Giuntoli.
     Nel carteggio si trovano delle lettere che riferiscono di un progetto di costruzione di una via lunghissima che porta a San Pietro, ottenuta con la demolizione della spina tra i due Borghi circostanti il complesso monumentale. Giovannoni analizza i pro e i contro di questo questo lavoro di sistemazione e giunge a conclusione della sua non necessarietà.
     La missiva del 27 novembre 1936 è un invito che Giovannoni fa ad Ojetti a collaborare alla nuova rivista "Palladio" di studi storici di Architettura.
     In alcune lettere si evince un tono polemico verso i saggi di Argan. In una missiva Giovannoni critica la produzione artistica di Manzù e di Morandi che a lui non risulta essere arte. Nella stessa lettera si fa mensione di un piano regolatore di Roma secondo la formula mussoliniana della nuova Roma su cui Giovannoni sta lavorando con Piacentini.
     Un documento dattiloscritto privo di data, riporta lo statuto della Real Scuola di Architettura di Roma e gli obiettivi che l'insegnamento di questa materia deve portare a termine.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Cassetta 36
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Alcune lettere di Ojetti sono presenti in fotocopia. La lettera dei 21 maggio 1913 è su carta intestata della Reale Accademia di San Luca di Roma; molte lettere sono su carta intestata della Real Scuola di Architettura di Roma. Su alcune lettere si trovano dei disegni di elementi architettonici eseguiti dal Giovannoni.
       La lettera datata 28/06/1927, a firma di Ojetti, è presente sia una copia dattiloscritta che una copia con correzioni manoscritta; la stessa cosa vale anche per le lettere del 1 e del 9 Luglio1927, sempre a firma Ojetti.
       Giovannoni data una lettera del primo Gennaio del 1928 ancora con il 1927 confondendosi con l'anno perchè appena iniziato, ciò si evince dalla lettura della lettera del 22/12/1927 che si presenta esattamente come l'antefatto di una vicenda che viene poi conclusa nella lettera del primo Gennaio.
       La cartolina datata 16/02/32 presenta una sgocciolatura quindi alcune parole non risultano leggibili.
       Alcune lettere e alcuni biglietti sono su carta intestata della Reale Accademia d'Italia