Guido La Regina
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • 1916 - 25 giugno 2018
  • Descrizione fisica
  • Fondo Guido La Regina: cartelle 8, fascc 80; docc 936; cc 1587; 10 libri (pp. 56, 80, 48, 92, 16, 96, 70, 24) di cui due di essi possiedono una copia; files digitali 966; 3 foto a colori; una diapositiva
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • La Regina Guido
  • Storia istituzionale
  • Guido La Regina nasce a Napoli il 13 febbraio 1909. Dal padre Annibale, anch'esso pittore, apprese i primi insegnamenti e nel 1923 si iscrive all'Istituto d'Arte della sua città seguendo gli insegnamenti di Lionello Balestrieri. Appena quindicenne inizia a frequentare lo studio di Gemito e successivamente conosce Salvatore Di Giacomo. Nel 1927 partecipa alla Mostra Primaverile d'Arte dove incontra Ruggero Orlando che si interessa al suo lavoro e con il quale organizza eventi artistici. Frequenta l'ambiente culturale che ruota intorno all'editore Casella dove conosce Marinetti, Depero, Fillia, avvicinandosi all'esperienza del secondo Futurismo. Nel 1933 si inaugura la sua prima personale al Circolo della Stampa dove presenta opere xilografiche. L'anno successivo inizia ad insegnare all'Istituto d'Arte di Napoli. Nel 1946 si trasferisce a Roma dove conosce Leoncillo e Mazzacurati, incontra Giulio Carlo Argan e stringe una lunga amicizia con l'editore De Luca, il quale aveva creato un vero centro culturale presso l'Istituto Grafico Tiberino di Via Gaeta. Nel 1946 l'artista costituisce il Sindacato Pittori e Scultori diventandone il segretario. Durante l'attività di sindacato ha organizzato la I° Mostra del Sindacato delle Arti Provinciali a Palazzo Venezia, dove ha presenziato Alcide De Gasperi. Nello stesso anno vengono assegnati da parte del Ministero della Pubblica Istruzione gli studi dell'Accademia Tedesca di Villa Massimo sia a Guido La Regina che ad altri artisti tra i quali Leoncillo, Mazzacurati e Guttuso, condividendone una breve sperimentazione neo-cubista. Nel 1949 con la serie di opere dal titolo Genesi (di cui tre esposte alla Galleria di Roma nel 1950) si apre una nuova fase: intraprende una personale ricerca astratta in cui parallelamente esplora il rigore geometrico delle composizioni. Nel 1951-1952 presenta tre "Paesaggi" alla VI Quadriennale. Nel 1952 viene pubblicata la monografia di Ruggero Orlando e inizia la fase "spazialista" insieme a Fontana, Caporossi, Crippa, Vedova e Burri firmando il "VI Manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione" a cui segue una serie di mostre collettive alla Galleria Casanova di Trieste, Galleria del Naviglio di Milano, Galleria Numero di Firenze e Galleria Il Cavallino di Venezia. Nel 1954 è invitato alla XXVII Biennale di Venezia dove presenta tre opere legate al tema della città; segue il suo viaggio negli Stati Uniti dove partecipa ad alcune mostre, in particolare una collettiva al Museum Art di Cincinnati, e due personali alla Todes Gallery a Chicago e alla Gallerie De Breaux a New York, ottenendo importanti riconoscimenti. Il lavoro di questo periodo è analizzato nel saggio monografico di Nello Ponente pubblicato nel 1955, anno in cui partecipa alla VII Quadriennale riproponendo lavori che affrontano il tema del paesaggio urbano e del mondo industriale. Nel 1957 tutti gli artisti che occupavano gli studi a Villa Massimo vengono allontanati nonostante le loro proteste. Guido La Regina è costretto a trasferire il suo studio in via Tagliamento. Dal 1958 al 1959 G.C. Argan cura una serie di esposizioni in Germania (Colonia, Düsseldorf, Francoforte e Würzburg). Insieme ad altri artisti La Regina decide di non partecipare alla VIII Quadriennale per protestare contro l'inadeguatezza della commissione; invece partecipa al XIII Premio Nazionale di Pittura "Michetti" dove ottiene il primo premio con l'opera Spazio blu, 1959. Nel 1960 a Roma alla Galleria L'Incontro una personale è organizzata da Eugenio Battisti. Oltre alla sua produzione pittorica l'artista realizza gioielli e sculture. Nel 1960 una sua ceramica esposta alla II Mostra di Maioliche Deruta vince il terzo premio. Nel 1962 viene pubblicata la monografia scritta da E. Battisti con una introduzione di G.C. Argan. Sempre nel 1962 viene acquistata dalla Galleria Nazionale d'Arte moderna di Roma, su indicazione di Lionello Venturi che ha sempre seguito il lavoro dell'artista, l'opera "Spazio viola" del 1959. Nel 1963 è presente in Libano con una mostra personale al Museo Sursock di Beyrouth e nel 1964 a una collettiva itinerante in tre città (Teheran, Bagdad e Damasco). A Damasco rimane per tre anni ad insegnare alla Facoltà di Belle Arti. Nel 1967 tornato in Italia continua la sua attività di insegnante presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Nel 1972 pubblica una serigrafia Arabesco-Olimpia per illustrare una poesia di Dino Campana presentata da Mario Petrucciani. Nel 1973 l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Pescara organizza la prima mostra antologica con presentazione di Ruggero Orlando; nel 1976 a Roma allo Studio S una personale è curata da Nello Ponente. Dopo dieci anni E. Battisti organizza alcune mostre in Abruzzo (Ortona, Lanciano, Francavilla e Crecchio); nel 1988 Simonetta Lux presenta una personale dell'artista all'Istituto di cultura di Copenaghen, a cui segue nel 1989-90 l'importante antologica romana dal titolo "Guido La Regina. Opere dal 1928 al 1989" anch'essa curata e organizzata da Simonetta Lux presso il Complesso Monumentale del San Michele a Ripa; in quell'occasione sono state donate sette opere alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Nel 1992 tre opere sono esposte alla mostra dedicata a "Lionello Venturi. Da Cezanne all'arte astratta" svolta sia a Verona che a Roma; nel 1994 la personale allo Studio Tommaseo di Trieste. Nel maggio del 1995 Guido La Regina muore, ma nell'ultimo periodo stava continuando la sua ricerca, tanto che gli ultimi lavori sono stati presentati alla mostra organizzata nel 1995 a Palazzo delle Esposizioni di Roma da Simonetta Lux e Claudio Strinati; segue un omaggio all'artista al Museo Revoltella di Trieste. Tra le mostre successive si ricordano: nel 2002 alcuni gioielli sono esposti alla mostra "Roma 1948-1959. Arte, cronaca e cultura dal neorealismo alla dolce vita" organizzata a Palazzo delle Esposizioni da Maurizio Fagiolo Dell'Arco e Claudia Terenzi; nel 2005 a Deruta ad una collettiva dedicata alle ceramiche del Novecento. Altre opere sono presenti in collezioni pubbliche: Museo di Colonia; Quadriennale di Roma, Museo di Pieve di Cento e Museo della Scultura contemporanea di Matera.
  • Storia archivistica
  • Il fondo apparteneva a Lilliana La Regina figlia di Guido La Regina, la quale ha seguito quasi sempre il padre durante i suoi viaggi e le sue mostre. Molti documenti, soprattutto quelli successivi alla morte dell'artista, sono firmati da Lilli. Nel 2019 il fondo viene donato alla Galleria Nazionale, avendo modo, così, di essere ordinato e conservato, studiato e fruito dai posteri.
  • Modalità di acquisizione
  • Il fondo è stato donato alla Galleria Nazionale di Roma dalla figlia di Guido La Regina, Lilliana La Regina, con atto formale siglato il 3 dicembre 2019 (GAN - AMC / 03/ 12/ 2019/ 42 contratto).
  • Contenuto
  • L'archivio raccoglie i documenti prodotti e conservati da Guido La Regina durante la propria vita e attività professionale. In particolare, la documentazione testimonia la carriera artistica, l'attività di sindacato, la vita familiare e privata, i rapporti amicali e professionali.
    La serie chiamata "Documentazione successiva alla morte dell'artista" riunisce tutta la documentazione prodotta dopo la morte dell'artista dalla figlia Lilliana La Regina e relativa, principalmente, all'organizzazione di due mostre su La Regina e prestiti di alcune opere per altre mostre, inventario di opere, dati web su "Internet Archive", un catalogo di mostra e lettere dattiloscritte.
  • Ordinamento e struttura
  • Il fondo è arrivato in Galleria conservato in 4 faldoni, insieme a 7 cataloghi di mostre, 3 monografie e 5 album con una serie di ritagli stampa incollati su fogli. La documentazione risultava parzialmente ordinata e in buono stato. I faldoni contenevano all'interno fascicoli relativi a mostre, prestiti, vendite, documenti personali, corrispondenze, un fascicolo contenente 87 foto riguardo la vita personale di Guido La Regina, le mostre e foto con personaggi importanti. Una parte dei documenti risulta successiva alla morte dell'artista, quindi materiale raccolto e conservato dalla figlia Lilliana La Regina. Si è proceduto al riordinamento del materiale, riconducendo a singoli fascicoli i documenti inizialmente accorpati genericamente e senza ordine cronologico come materiale relativo a mostre. Sono stati, inoltre, identificati i fascicoli dei singoli corrispondenti e ad altre attività (come testi personali, testi scritti dall'artista o testi scritti da autori diversi). Il fondo è stato in gran parte digitalizzato, tralasciando quei documenti poco utili alla consultazione. I files digitali sono stati associati alle schede pertinenti. Il fondo risulta dunque così strutturato: - Serie 1. Attività artistica -- ss. 1. Mostre -- ss. 2. Progetti -- ss. 3. Premiazioni -- ss. 4. Vendite -- ss. 5. Donazioni -- ss. 6. Prestiti - Serie 2. Documentazione personale -- ss. 1. Documenti vari -- ss. 2. Altre attività - Serie 3. Corrispondenza - Serie 4. Scritti - Serie 5. Materiali stampa -- ss. 1. Bibliografia -- ss. 4. Raccolta editoriale - Serie 6. Documentazione successiva alla morte dell'artista - Serie 7. Immagini
  • Strumenti archivistici
  • Inventario a cura di Marianna Ostuni, Roma, 2021.
  • Bibliografia
  • - Ruggero Orlando, "La Regina", Roma, De Luca Editore, 1952. Più una copia - Eugenio Battisti, "La Regina", prefazione di G. C. Argan, Roma, De Luca Editore, 1962 - Nello Ponente, G. C. Argan, Eugenio Battisti (a cura di), "La Regina", Museo Sursock - Beirut, Roma, De Luca Editore, 1963 - Ruggero Orlando, "La Regina. Opere dal 1950 al 1973", Roma, De Luca Editore, 1973 - E. Battisti, R. Buono, A. Martino (a cura di), "La Regina 1952 - 1963", Ortona, Edizioni COGEFIN, 1986. Più una copia - Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, testi di E. Battisti e S. Lux, "La Regina", Roma, Edizioni GAM, 1988 - S. Lux (a cura di), testi di G. C. Argan, E. Battisti, M. Petrucciani, Nello Ponente, "Guido La Regina. Mostra Antologica (opere dal 1928 al 1989), Roma, De Luca Edizioni d'Arte, 1989 - A. Imponente, A. M. Romano, S. Baroni (a cura di), " Omaggio a Guido La Regina. Colori e geometrie mediterranee", Caserta, Depigraf, 2018