Claudio Cintoli
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • settembre 1965 - ottobre 1977
  • Descrizione fisica
  • 13 diari
  • Soggetto conservatore
  • Galleria d'arte nazionale moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • Cintoli Claudio
  • Storia istituzionale
  • Claudio Cintoli nasce il 15 dicembre del 1935 a Imola. La famiglia si trasferisce in seguito a Recanati, dove l'artista stringe un solido rapporto con il nonno Biagio Biagetti, artista e direttore della Pinacoteca Vaticana, del quale sicuramente subisce l'influenza. Nel 1954 consegue la maturità scientifica presso il Liceo A. Righi di Roma e l'anno seguente si iscrive presso la Facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma, pur frequentando le lezioni per un solo anno. Nel 1956 si iscrive quindi all'Accademia di Belle Arti di Roma sotto la direzione di Efisio Oppo, che vi insegna pittura. Ottiene in seguito una borsa di studio per Parigi, soggiorna per alcuni mesi in Germania tra il 1959 e il 1960 e a Madrid tra il 1960 e il 1961. Ha inizio intanto la sua attività artistica ed espositiva: nel 1958 ha luogo la prima personale a Recanati, poi replicata a Roma. D'ora in avanti, Cintoli sperimenta numerose modalità di lavoro e si accosta alle correnti principali che seguono la stagione della pittura informale, dalla pop art all'arte povera, dalla performance art all'iperrealismo degli anni settanta. Si afferma come pittore ma tenta anche la via dello scenografo, del regista di cinema sperimentale e in seguito di performer e critico d'arte. Dal 1965 al 1968 soggiorna stabilmente a New York; al suo ritorno, prende impiego a tempo indeterminato come professore per la cattedra di Figura Disegnata presso il Liceo Artistico di Latina. D'ora in poi, l'attività didattica e la sperimentazione artistica percorrono percorsi paralleli e spesso interdipendenti, fino al punto di coinvolgere gli allievi stessi nella progettazione e realizzazione di una mostra. Improvvisamente, a causa di una emorragia cerebrale, Cintoli viene a mancare pochi anni dopo, il 28 marzo del 1978, a Roma.
  • Storia archivistica
  • I diari sono stati conservati dalla famiglia come eredità indivisa e quindi proposti in donazione nel marzo 2019 alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea.
  • Modalità di acquisizione
  • I diari di Claudio Cintoli vengono donati dalla vedova Eleonora Manzolini, dal fratello Giancarlo Cintoli e dagli eredi del fratello Vittorio Cintoli, la moglie Barbara Bianchi e le nipoti Francesca e Michela Cintoli il 16 aprile 2019 con contratto repertoriato GAN-AMC 18/04/2019/17.
  • Contenuto
  • I tredici diari o taccuini che presentano sia la forma classica del diario sia quella della raccolta di progetti, idee, racconti, schizzi e collage sono stati redatti dall'artista dal settembre 1965 all'ottobre 1977.
    Sono tutti inediti tranne l'VIII diario "Il Micromegalomane" pubblicato nel 1971 dall'Artestudio di Macerata, tirato in 300 esemplari firmati e numerati, di cui 150 contengono un'incisione originale firmata e numerata dall'artista.
  • Ordinamento e struttura
  • I primi sette in ordine cronologico fanno riferimento al soggiorno newyorkese dell'artista. Gli altri sei sono stati compilati da Cintoli dopo il rientro in Italia, nel maggio del 1968. I diari sono stati descritti ognuno come singole unità archivistiche.
  • Strumenti archivistici
  • Schedatura a cura di Giovanni Lusi.
  • Bibliografia
  • - Simone Battiato, "Claudio Cintoli, la nascita dell'uomo nuovo 1958-1978", Cangemi editore, 2017 - Simone Battiato, "Claudio Cintoli. Gli anni di docenza a Latina 1969-1977", Cangemi editore, 2018