Topazia Alliata
  • Livello
  • fondo
  • Data
  • 1930 - 2022
  • Descrizione fisica
  • docc. 3374; cc. 4896; 11 volumi; 81 file digitali
  • Soggetto conservatore
  • Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
  • Soggetto produttore
  • Alliata Topazia
  • Storia istituzionale
  • Topazia Alliata nasce a Palermo nel 1913, figlia del principe Enrico Alliata di Salaparuta e dell'aristocratica Oria Maria Amelia Ortùzar Ovalle de Olivares. Il padre di Topazia era proprietario dell'azienda di vini "Corvo" e ultimo signore delle cantine di Casteldaccia, la madre invece promettente cantante lirica di origini cilene. Altri membri della famiglia Alliata erano esempi di arte e cultura. Le zie, Amalia e Felicita, erano pittrici di grande talento e proprio alla zia Felicita Topazia dedicherà una mostra presso la sua galleria. Da giovane la pittrice frequenta l'Accademia di Belle Arti di Palermo circondata da cari amici e colleghi quali Piera Lombardo, Rita Ponte, Nino Franchina e Renato Guttuso. Ammessa al corso di Scuola di Nudo dell'Accademia realizza l'opera "Donna alla fonte", particolarmente apprezzata da Guttuso, con il quale la legherà una lunga e salda amicizia. Proprio Guttuso, insieme a Franchina, dedicherà ritratti e poesie a Topazia, chiamata affettuosamente "Cthopa". Le esperienze in Accademia si concretizzano in un percorso pittorico che porta la Alliata a partecipare a varie esposizioni siciliane, come la mostra indipendente al Teatro Massimo di Palermo del 1933 in collaborazione con lo scultore Domenico Li Muli. Gli anni trenta sono anche l'inizio dei lunghi viaggi, da Londra a Parigi, da Roma a Firenze, l'artista ha modo di vedere dal vivo quadri di Picasso e arte africana, stringere legami con Carlo Levi, Corrado Cagli e Mirko Basaldella. In questi anni Topazia incontra a Firenze Fosco Maraini e i due nel 1935 si sposano. Nel 1938, dopo che Fosco ebbe ottenuto una borsa di studio da ricercatore all'Università Imperiale di Sapporo, la famiglia si trasferisce in Giappone insieme alla figlia Dacia. Durante la permanenza giapponese nascono altre due figlie: Luisa Yuki e Antonella Kiku. Dal 1943 al 1945 l'intera famiglia Maraini-Alliata viene rinchiusa in un campo di prigionia a causa del rifiuto di Fosco e Topazia di aderire alla repubblica di Salò. Fortunatamente, al finire della guerra, la famiglia riesce a tornare in Italia e Topazia, abbandonata ormai la pittura, si dedica all'impresa vinicola familiare Corvo di Salaparuta e partecipa ai fermenti socio-politici siciliani del periodo portando una visione "europeista e internazionalista". Nel corso degli anni cinquanta si intensificano i viaggi a Roma, dove l'artista rafforza i legami passati e crea nuove amicizie. Proprio la capitale diverrà la nuova casa di Topazia, dopo le difficoltà di gestione della casa vinicola e ripetute minacce mafiose. Separatasi da Fosco e venduta l'azienda di famiglia, nel 1958 si stabilisce ufficialmente a Roma, in piazza San Calisto 9. Prima del definitivo trasloco, Topazia si inserisce nella vita artistica e culturale romana curando una serie di eventi di notevole importanza: nel 1955 organizza con l'amico Villa la mostra "I sette pittori sul Tevere", primo vero approccio al mondo artistico romano. La collaborazione con Villa continua attraverso la realizzazione di eventi per la Galleria Appia Antica di Liana Sisti dove Villa curava un centro culturale. La Roma di Topazia è intrisa di amicizie legate al mondo dell'arte: la figlia Toni racconta dei viaggi in compagnia di Ettore Colla e Alberto Burri per andare a trovare Nuvolo; Emilio Villa viene accompagnato dalla stessa Alliata da Aurelio Ceccarelli e continua il rapporto con gli amici di vecchia data Franchina e Guttuso. In questo clima aperto, cosmopolita e ricolmo d'arte Topazia apre la sua Galleria Trastevere nel 1958 in Piazza in Piscinula 13 con una personale di Andrea Cascella. Nel corso degli anni la galleria colleziona un totale di sessanta esposizioni in loco e venti mostre fuori sede. Tra gli eventi più rilevanti a cui la galleria ha partecipato merita una menzione speciale il Festival dei due Mondi di Spoleto del 1962 dove nelle vie della città vengono erette sculture di Ettore Colla, Eloul Kosso, Carlo Lorenzetti. Ancora la grande collettiva presso il Minneapolis Institute of Art dal titolo "8 Contemporary Artists from Rome" curata dalla Galleria Trastevere segna uno degli eventi più importanti nella vita lavorativa della gallerista e vanta la partecipazione di Carla Accardi, Eugene Charlotn, Mario ed Egidio De Grossi, Fabio Mauri, Mohamed Melehi, Nuvolo e Lucio Pozzi. La ricerca artistica di Topazia Alliata si concentra soprattutto verso l'informale e l'astrattismo, con la valorizzazione di personalità non sempre conosciute e affermate. Accanto ad artisti più noti come Colla, Cascella, Nuvolo e i fratelli De Grossi, vengono curate esposizioni di figure meno in vista, ma molto apprezzate dalla gallerista: Mohamed Melehi, Eloul Kosso, Hsiao Chin, Michael Michaelides, Shu Takahashi. Topazia Alliata più volte ha sottolineato come si trattasse di un gruppo aperto che niente aveva a che fare con una precisa corrente o una selezione stilistica predefinita, avendo invece un linguaggio visivo vario e diversificato. Purtroppo, l'apertura di enormi gallerie dotate di grandi mezzi economici e le difficoltà di gestione di una realtà così "coraggiosa" in termini di scelte artistiche, comporta la chiusura della galleria Trastevere nel marzo 1964. L'attività di Topazia, tuttavia, non si arresta e inizia una nuova fase di collaborazione con e per altre gallerie e luoghi culturali. Una grande possibilità si presenta a novembre 1964 quando Giangiacomo Feltrinelli la incarica ufficialmente di occuparsi delle attività espositive della nuova libreria Feltrinelli di via del Babuino. In tale spazio viene organizzata una collettiva, "Realtà dell'immagine" con opere di Bignardi, Ceroli, Kounellis, Pascali, Rotella, Schifano, Tacchi e Turcato. Si susseguono altre mostre ed eventi non solo presso la Feltrinelli. Infatti in quegli stessi anni Topazia collabora con la Libreria/Galleria Guida di Napoli e con la rivista Art International di Zurigo, organizza la prima mostra all'estero di Pino Pascali insieme a Fabio Sargentini, lavora insieme alla Galleria Thelen di Essen e svolge in maniera indipendente la funzione di art dealer. Ancora negli anni Ottanta Topazia Alliata continua instancabile la sua attività lavorando con la Galleria Sprovieri e contribuendo ad organizzare varie mostre, su tutte "Balla, il Futurista". Negli anni a venire la pittrice continua ad essere un punto di riferimento per numerosi artisti. La gallerista muore il 23 novembre 2015, scegliendo di essere sepolta nella sua amata Sicilia, a Casteldaccia.
  • Storia archivistica
  • Il fondo è stato donato dalla figlia dell'artista, Toni Maraini, ed è arrivato in Galleria diviso in vari faldoni e quaderni ad anelli. Il materiale è giunto già in parte ordinato cronologicamente e alfabeticamente, si è scelto perciò di rispettare tale suddivisione. La documentazione comprende in larga parte corrispondenza, con particolare riferimento agli anni 1959-1964 quando Topazia Alliata apre la sua Galleria Trastevere. Tutte le lettere ruotano intorno al mondo dell'arte e compaiono tra i corrispondenti alcuni tra gli artisti più in vista del periodo, così come galleristi e giornalisti. La collezione comprende anche materiale fotografico, con una sezione appositamente dedicata ai lavori di artisti, una grande quantità di ritagli stampa, cataloghi e depliant, contratti e fatture, appunti di varia natura e una piccola biblioteca.
  • Modalità di acquisizione
  • Il fondo è stato donato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma con atto formale siglato il 30 novembre 2022.
  • Contenuto
  • L'archivio raccoglie la documentazione prodotta e conservata da Topazia Alliata.
    I documenti si riferiscono esclusivamente all'attività professionale e artistica della gallerista, non figurano infatti scritti di natura privata e personale. La stessa corrispondenza con la figlia Toni Maraini rimane legata ad aspetti lavorativi.
     Il materiale testimonia l'intensa carriera dell'artista, con particolare riferimento agli anni della fondazione e dello sviluppo di Galleria Trastevere. Inoltre, la documentazione permette di ricostruire i legami, spesso internazionali, della Alliata con artisti, critici d'arte, curatori.
    Il fondo non verte sul ruolo di Topazia Alliata come pittrice.

    Si conservano: carteggi, depliant e cataloghi, pieghevoli, contratti e fatture, appunti, indirizzi, biglietti da visita, biografie, elenchi, documenti manoscritti e dattiloscritti di varia natura, ritagli stampa, giornali e riviste, comunicati stampa, inviti, una tesi di laurea, materiale iconografico, libri e volumi.
  • Ordinamento e struttura
  • Il fondo è stato oggetto di un precedente e parziale ordinamento. Il materiale è arrivato diviso in vari faldoni e al loro interno i documenti non solo presentavano una divisione cronologica, ma anche alfabetica. I corrispondenti, per la maggior parte identificati, erano stati divisi in base al cognome all'interno di una vera e propria rubrica, si è proceduto perciò rispettando tale suddivisione e ordinando quindi i carteggi secondo criteri già stabiliti in precedenza. Per quanto concerne l'attività espositiva, si è scelto di selezionare esclusivamente i materiali riferiti ad eventi culturali organizzati e curati dalla gallerista, separandoli dai più generici inviti e depliant di esposizioni inseriti nella serie 3 e 4. Il materiale iconografico è stato diviso in due insiemi, cercando di separare le immagini di allestimenti/mostre da quelle raffiguranti Topazia Alliata e i vari artisti. Tutte le fotografie presenti sono state digitalizzate. Infine, la serie "Artisti, raccolte monografiche" richiama una serie di documenti tra loro eterogenei tipologicamente, ma conservati in una sezione apposita rispetto ad altre carte. Si è scelto perciò di mantenere tale schema con un ordinamento alfabetico degli artisti. Una parte del materiale a stampa e della biblioteca raccoglie documentazione posteriore alla morte di Topazia Alliata. I documenti sono stati condizionati in 16 faldoni. All'interno di ogni fascicolo il materiale è organizzato cronologicamente. Il fondo è così suddiviso: -Serie 1. Corrispondenza -Serie 2. Attività espositiva -Serie 3. Attività amministrativa e gestionale -Serie 4. Materiale a stampa -Serie 5. Materiale iconografico -Serie 6. Artisti, raccolte monografiche -Serie 7. Biblioteca
  • Strumenti archivistici
  • Inventario a cura di Giulia Magliocchetti, Roma 2023-2024.
  • Bibliografia
  • Barrese Manuel, Maraini Dacia (a cura di), Artisti sul Tevere fra Emilio Villa e Topazia Alliata. Cat. della mostra. Roma, Galleria Simone Aleandri, maggio-giugno 2018. Di Marco Salvatore (a cura di), Figure femminili del Novecento a Palermo, Ulite Palermo, Palermo 2006, pp. 25-37. Maraini Toni, Topazia Alliata. Una Galleria d'arte con vista sul mondo. Roma, De Luca Editori d'Arte, 2022. Miceli Fosca, Ruta Anna Maria (a cura di), Topazia Alliata. Una vita per l'arte. Palermo, Palazzo Sant'Elia, 11 novembre 2016-11 gennaio 2017. Ruta Anna Maria, Topazia Alliata. Una vita nel segno dell'arte. Piccola biblioteca d'arte, Palermo 2010.