"Bertini Calosso Achille (soprintendente all'arte medioevale e moderna dell'Umbria, direttore della R. Galleria Borghese)"
  • Livello
  • unità archivistica
  • Numero definitivo
  • 43
  • Data
  • 1 maggio 1921 - 10 marzo 1945
  • Soggetto produttore
  • Prencipe Umberto
  • Consistenza
  • docc.: 23 , cc.: 23
  • Descrizione
  • lettere, cartoline postali, cartoline illustrate, biglietti
  • Contenuto
  • Corrispondenza principalmente riguardante l'opera commissionata a Prencipe, su proposta di Achille Bertini Calosso, di un quadro per il refettorio del convento della Curia Generalizia dell'Ordine religioso dei Minori Cappuccini, a Roma in Via Boncompagni 71; tra le lettere si segnalano le seguenti:
     lettera dat. 21/11/1925 a firma del corrispondente con la proposta all'artista: il dipinto, a olio su tela, dovrà avere la forma di lunetta, e le dimensioni all'incirca di m 3.90 di altezza e m 6.50 di corda; il soggetto potrà essere "L'ultima cena", o "La cena di Emmaus", o "Le nozze di Canaan" e dovrà essere ultimato per il prossimo aprile; la remunerazione potrebbe giungere alle ventimila lire; seguono lettere riguardanti il bozzetto del dipinto "Ultima cena" che Prencipe sta eseguendo per i Padri Cappuccini (sono nominati più volte Padre Esuperio e Padre Eligio); nella lettera dat. 7/12/1925 si accenna a dei problemi sorti intorno alla forma del dipinto che il Padre Generale vorrebbe rettangolare e non a lunetta, forma che in seguito accetterà; nella lettera dat. 24/12/1925 si conferma la data della presentazione del bozzetto per il giorno 8/01/1926; nella cartolina dat. 5/02/1926 Bertini Calosso dice a Prencipe di avere la speranza di riuscire ad includerlo nella brevissima lista degli invitati alla Mostra francescana del Paesaggio italiano indetta dall'Associazione artistica [internazionale] di cui fa parte; nella lettera dat. 23/04/1926 ringrazia per il dono del bozzetto; nella lettera dat. 22/02/1926 raccomanda il pittore Luigi Leggeri, "perchè un ritratto da lui dipinto sia accettato a Roma"; nel biglietto da Perugia dat. 18/10/1927 si parla di una decina di stampe di Prencipe che Bertini Calosso deve restituire all'artista in quanto si intuisce non è riuscito a venderle alla "Fiera" [di Perugia]: "La "Fiera vive bene quanto ai prodotti dell'artigianato ma per quello che si riferisce all'arte...zero"; nelle lettere dat. 20 e 23/09/1931 si parla di un quadro, "Fine d'estate", [esposto alla II Mostra sindacale dell'Umbria], acquistato (per mille lire), dal Comune di Perugia per la nascente Galleria d'arte moderna di Perugia; Bertini Calosso propone a Prencipe di prenderlo intanto in deposito lui alla Soprintendenza; nella lettera dat. 10/09/1932 il corrispondente riferisce a Prencipe di aver forse ottenuto dal Podestà di Perugia, due premi in denaro per la Mostra di Terni; dice di unire anche un appunto illustrativo circa il caso del suo amico magistrato, (...visto che lo si vuol favorire d'autorità, senza neppur fargli fare la domanda, specifica i suoi desideri...) e lo prega di fare da intermediario tra lui e la suprema Gerarchia; biglietto dat. 10/03/1945 riguardante la morte di Luigi Petrangeli e il suo testamento in cui lascia i sette dipinti dell'artista in suo possesso all'Opera del Duomo perchè costituiscano il primo nucleo di una Galleria orvietana moderna.
  • Unità di conservazione
    • tipo / valore Faldone 2
    • Collocazione deposito fondi storici
    • Note Le lettere sono su carta intestata: Regia Galleria Borghese, Roma, Facoltà di filosofia e lettere, Roma, Il Soprintendente ai monumenti e alle Gallerie dell'Umbria, Soprintendenza all'arte medioevale e moderna, Perugia.